16 dirigenti medici, 10 specializzandi, 2 biologi, 3 tecnici di laboratorio, 4 infermieri, 6 operatori di supporto e 3 amministrativi: questo il team che opera all’interno dei nuovi Laboratori dell’Anatomia Patologica dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Careggi di Firenze, i cui locali sono stati inaugurati alla presenza del presidente di Regione Enrico Rossi, dell’assessore regionale al Diritto alla Salute Stefania Saccardi e del direttore generale dell’AOU Rocco Damone.
L’Anatomia Patologica di Careggi tratta oltre 38 mila esami istopatologici l’anno, per un totale di 55 mila prestazioni.
Il tutto con tempi di attesa per avere il referto di 7-10 giorni a seconda della complessità del campione.
Uno degli obiettivi dei nuovi locali è anche migliorare questo numero per offrire ai pazienti e ai medici la possibilità di conoscere prima la patologia con cui hanno a che fare e avviare precocemente il percorso terapeutico.
La nuova struttura è dotata di attrezzature all’avanguardia per creare il vetrino a partire dal campione e per ingrandirne le immagini con una risoluzione molto elevata, così da permettere di studiare il tessuto nei minimi dettagli.
Un aspetto di grande importanza per identificare le caratteristiche del singolo tumore e poter quindi procedere verso una medicina di precisione e personalizzata.
Regione Toscana ha voluto investire in questo progetto 4,5 milioni di di euro: 2,15 per la struttura e 2,5 per le attrezzature.
«Un investimento importante», ha detto Saccardi, «per realizzare uno dei laboratori più moderni d’Italia: credo ne esistano solo tre dotati di questa tecnologia. Il piano di investimenti varato in questi giorni va a completare un insieme di strutture sanitarie all’avanguardia assoluta in Italia.
La Toscana negli anni è la Regione che ha investito di più nell’innovazione strutturale e tecnologica e quello inaugurato oggi è un altro pezzetto che va ad aggiungersi al quadro già esistente. Forse quello meno visibile ma fondamentale perché conosciamo bene l’ansia, la preoccupazione e la paura di chi è in attesa dell’esito di un esame istologico.
Sappiamo bene cosa significhi rispondere in tempi rapidi e con la massima precisione, dei riflessi di questo per la salute delle persone, delle prospettive di vita e delle terapie da seguire. Oggi la medicina si sta evolvendo sempre più verso la medicina di precisione e l’anatomia patologica, in quest’ottica, diventa sempre più strategica. Un servizio fondamentale per l’organizzazione complessiva di Careggi e per la capacità di risposta della Regione a questo tipo di problematiche».
Stefania Somaré