Chirurgia oculistica: a Rovigo due nuove piattaforme laser

Lo staff di Oculistica di Rovigo

Due piattaforme laser sono entrate nella sala operatoria di Oculistica di Rovigo, afferente alla Ulss 5 Polesana: una a femtosecondi e l’altra a eccimeri.
«La prima», spiega il direttore del reparto, Luigi Caretti, «utilizza la luce infrarossa con pulsazioni della grandezza di pochi micron e di breve durata che può essere usata per tagliare i tessuti, al posto del bisturi guidato dalla mano dell’uomo.
Il laser a eccimeri, invece, attraverso un effetto fotochimico basato sull’erogazione di luce ultravioletta, è capace di asportare tessuto corneale in modo preciso e circoscritto».
L’effetto su cui si basa il funzionamento del laser a eccimeri in uso a Rovigo è la fotoablazione decompositiva.

Nel loro complesso, le due piattaforme permettono di intervenire sull’occhio in tre casi: per trapianti di cornea, per trattare la cataratta, per la chirurgia refrattiva. L’équipe del dottor Caretti effettua questi interventi da maggio scorso.
A quattro mesi dall’avvio delle piattaforme i vantaggi portati dalla nuova tecnologia sono numerosi, soprattutto per i pazienti.
In primo luogo, le liste d’attesa si sono ridotte.

Luca Coletto

Luca Coletto, assessore alla Sanità e Programmazione Socio-Sanitaria del Veneto, ha aggiunto: «nei primi quattro mesi di attività di questi macchinari è stata data risposta sia alle richieste di chirurgia refrattiva sia alle richieste legate alla cataratta, in un quadro generale dell’oculistica polesana che presenta numeri importanti, con 40.000 prestazioni l’anno e 5.000 interventi su adulti e bambini, dei quali 4.500 di cataratta, 300 alla retina, 30 trapianti di cornea, 35 interventi su glaucomi, 100 oculoplastiche, 10 correzioni di strabismo.
Il tutto eseguito in anestesia locale e in regime di day hospital nel 99% dei casi».

Inoltre, data la precisione del laser, oltre alla quantità delle prestazioni, è aumentata anche la qualità delle stesse.
Le due piattaforme sono state acquistate anche grazie al contributo della Fondazione Cariparo, che ha stanziato 950.000 euro nel 2017 per attrezzature da dedicare all’attività dell’Oculistica di Rovigo.

Stefania Somraé