La Fondazione Irccs Istituto Nazionale dei Tumori di Milano ha raggiunto il traguardo di cinquecento interventi di chirurgia robotica oncologica in soli dodici mesi, superando ampiamente l’obiettivo inizialmente fissato di duecentocinquanta.
Reso possibile attraverso un’accurata pianificazione formativa e logistica che ha coinvolto diverse figure professionali, il sorprendente risultato testimonia come un approccio strategico e collaborativo abbia permesso all’Istituto di diventare in breve tempo uno dei centri di riferimento in Italia per l’adozione della chirurgia robotica.
Donata da Veronica Gusa de Dragan, la piattaforma robotica supporta il lavoro di sette differenti divisioni chirurgiche: oncologia urologica, chirurgia dei sarcomi, epato-gastro-billo-pancreatica, colon-rettale, della testa e del collo, toracica e ginecologia oncologica.
Coordinata da Alessandro Gronchi, direttore della Chirurgia dei Sarcomi e del Dipartimento di Chirugia dell’INT, la distribuzione della tecnologica ha seguito un piano strategico preciso, favorendo un modello organizzativo basato sulla cooperazione interdisciplinare e sulla centralità del paziente.
All’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano la robotica viene intesa non come fine ma come mezzo, uno tra i tanti strumenti disponibili da impiegare per raggiungere l’obiettivo, garantendo prima di tutto un effettivo vantaggio clinico per il paziente.
La chirurgia oncologica resta saldamente ancorata alla personalizzazione e alla padronanza di tecniche diverse, inclusa la chirurgia open avanzata.



