Negli ultimi mesi ricercatori di tutto il mondo si sono concentrati sul Covid-19 per comprendere come agisca nel corpo dell’ospite, come combatterlo in modo efficace e quali siano i soggetti più a rischio.
Data la diffusione del virus è infatti importante capire quali persone sono più a rischio di contrarre l’infezione e di svilupparne le forme più gravi, avendo quindi esigenza di essere ricoverati in ospedale se non addirittura in Terapia Intensiva.
Uno studio condotto in silico dall’Istituto Superiore di Sanità, dall’Istituto Dermopatico dell’Immacolata, IDI-Irccs di Roma e dall’Istituto di Scienza dell’Alimentazione del CNR di Avellino sui dati di migliaia di soggetti ha permesso di capire che il Covid-19 si lega a recettori che caratterizzano anche alcune patologie oncologiche, il diabete e le patologie cardiovascolari (Facchiano A, Facchiano F, Facchiano A. An investigation into the molecular basis of cancer comorbidities in coronavirus infection. FEBS Open Bio. 2020 Sep 24:10.1002/2211-5463.12984. doi: 10.1002/2211-5463.12984. Epub ahead of print. PMID: 32970391; PMCID: PMC7537529).
5 le proteine testate: ACE2; TMPRSS2; CLEC4M; DPP4; TMPRSS11D. I ricercatori hanno confrontato l’espressione di queste molecole in soggetti sani e in pazienti affetti da 31 tipi di cancro, osservando che i loro livelli di espressione sono significativamente alterati in particolare in alcuni tipi di cancro, tra cui quello del colon, del rene, del fegato, dei testicoli, della tiroide e della pelle.
Un’osservazione simile è stata fatta dal confronto tra soggetti sani e pazienti affetti da diabete e malattie cardiovascolari.
Gli autori dello studio, Francesco Facchiano (ISS), Angelo Facchiano (ISA-CNR) e Antonio Facchiano (IDI-Irccs), hanno sottolineato: «nella nostra ricerca abbiamo osservato che i recettori del virus sono coinvolti nelle malattie più frequentemente concomitanti con il Covid-19, inclusi i tumori.
Perciò nei pazienti che presentano anche altre patologie, il virus potrebbe trovare una via agevolata perché sfrutta recettori correlati a queste patologie.
I pazienti affetti da Covid-19 nella forma più grave mostrano spesso almeno altre tre patologie concomitanti. La simultanea presenza dell’infezione e delle altre patologie determina un serio aggravamento delle condizioni cliniche di questi pazienti e in quelli che guariscono si osserva di frequente la persistenza di alcuni danni e sintomi anche extra-polmonari, nota ora con il nome di “sindrome post-Covid”.
L’espressione quasi ubiquitaria dei recettori dei coronavirus, la loro stretta correlazione con molte altre patologie e la loro alterata espressione in molti tumori rappresentano le basi molecolari che possono spiegare perché il Covid-19 sia una patologia sistemica in cui l’infezione può danneggiare diversi organi e apparati dell’organismo».
Stefania Somaré