Cresce il digitale, cambia la sanità

Nato nel 2017 il poliambulatorio digitale EpiCura si propone come punto di raccordo fra l’esigenza di salute e assistenza dei cittadini e l’erogazione di servizi sempre disponibili e personalizzati grazie alla collaborazione di mille professionisti circa sul territorio; con ampie prospettive di sviluppo futuro.

Rendere più accessibile ai pazienti attraverso il digitale un comparto ancora molto legato a logiche tradizionali come quello della sanità. Questo è in breve l’obiettivo del poliambulatorio digitale EpiCura, attivo dal 2017 e oggi forte del supporto di mille fra medici, infermieri e caregiver, pediatri e veterinari. La telemedicina e le visite o consulti a distanza sono parte integrante della sua proposta, ma c’è di più. C’è ovvero la volontà di portare i professionisti direttamente a casa del cittadino soddisfacendone le svariate esigenze di ogni età.

In particolare, per gli over-65 possono essere ricercati e richiesti online assistenti personali o specialisti capaci di garantire prestazioni domiciliari anche di lunga durata ove necessario e quando è necessario. Oppure preparati per ascoltare e diagnosticare anche in remoto. Il plus è la possibilità di evitare gli spostamenti, le lungaggini e la burocrazia che contrassegnano sovente l’accesso al servizio sanitario, godendo di canali di comunicazione sempre attivi. Inoltre, la prestazione è assicurata anche per i degenti e ospiti di strutture assistenziali e case di riposo.

«L’idea», ha detto a Tecnica Ospedaliera Gianluca Manitto il CEO e cofondatore di EpiCura insieme ad Alessandro D’Ambrosio «è costruire una strategia per la salute basata sui reali bisogni dell’individuo, a cominciare dal rispetto dei suoi tempi e dei suoi luoghi. Coinvolge il settore privato e mette al centro il concetto di assistenza alla persona promuovendo una maggiore efficienza e aiutando in primis gli anziani autosufficienti e no, sia per periodi brevi sia per periodi più lunghi».

Prossima fermata: gli esami di laboratorio

Gli investimenti in tecnologia e il forte accento sull’automazione dei processi sono fra i tratti salienti del progetto EpiCura, che si distingue però anche per la personalizzazione dell’approccio. Ovvero, per quanto internet sia di per sé sinonimo di completa reperibilità, è ritenuta «essenziale» la presenza di una centrale telefonica operativa, a sua volta sempre aperta e contattabile.

«Sin d’ora», ha proseguito Manitto, «forniamo assistenza domiciliare su tutto il territorio, mentre alcuni servizi al momento sono erogati nelle 10 principali città italiane ma con l’obiettivo di espanderci sul territorio entro il prossimo anno, completando il portfolio d’offerta con altri partner: cliniche e ambulatori».

Nel paniere della società con sede legale a Torino c’è quasi tutto e l’integrazione di nuovi servizi è prevista a breve: «Mancano ancora», ha anticipato il CEO, «la diagnostica per immagini e gli esami di laboratorio. Sono fra gli ambiti sui quali stiamo lavorando e crediamo che potranno essere introdotti nel 2022 al più tardi, insieme con i prelievi del sangue svolti a domicilio».

L’estensione del network dei professionisti è il traguardo primario: vi si entra gratuitamente; poi EpiCura trae il suo volume d’affari dalle fee che le derivano per contratto da ciascuna prestazione. Secondo Manitto «la crescita numerica degli associati è del tutto in linea con le previsioni» ma è notevole e talvolta fonte di criticità l’aumento costante della richiesta di personale infermieristico.

Domanda in aumento

Si avrà modo di osservare più avanti uno spaccato dell’utenza-tipo di EpiCura ma fa senz’altro sensazione l’apprezzamento ricevuto dalla platea degli italiani d’età pari o superiore ai 65 anni.

«Rappresentano certamente una parte importante del bacino», ha ammesso Gianluca Manitto, «ma il nostro interlocutore principale resta un 35-45 enne di sesso femminile.
Questo perché sovente sono le donne ad occuparsi della salute della famiglia in generale e i caregiver a gestire la prenotazione dei servizi ed è con loro che dobbiamo dialogare. Inoltre, notiamo che è crescente l’utilizzo di EpiCura da parte di giovani 25-30enni, che possiamo definire i genitori del futuro.

Al di là delle fasce di età e le relative differenti richieste, crediamo che un elemento fondamentale del successo di EpiCura risieda nella velocità e flessibilità, con cui eroghiamo prestazioni nell’arco delle 24 ore rispondendo fattivamente al crescente bisogno delle persone che si affidano a noi di saper ottimizzare anche il loro tempo».

EpiCura, nella descrizione del cofondatore, «è un contenitore onnicomprensivo» perché questa è la definizione che la società dà all’idea stessa di accessibilità: «Puntiamo alla semplificazione delle complessità», ha detto, «attraverso, ad esempio, una gestione unificata della documentazione relativa ai singoli casi. Siamo operativi 7 giorni su 7, h 24 e siamo in grado di garantire percorsi di cura specifici, concentrati sulle necessità delle persone, che quindi prendiamo in carico in toto offrendo l’accesso al nostro ecosistema di servizi utilizzando strumenti intuitivi».

La crescita di EpiCura

Alla fine di settembre il poliambulatorio digitale ha concluso la sua terza raccolta di capitali con un round di finanziamento di serie A del valore di cinque milioni di euro raggiungendo una raccolta complessiva di circa otto milioni di euro dalla sua nascita. Ancora più del valore della raccolta, l’operazione è importante e strategica per il livello dei soci entranti.

A guidare in qualità di lead investor figura con un investimento complessivo di 3 milioni di euro Europ Assistance Italia, compagnia leader dell’assistenza privata del Gruppo Generali, che e fa il suo ingresso con una logica di partner industriale con il chiaro obiettivo di portare i servizi socioassistenziali del poliambulatorio digitale ai propri clienti a livello nazionale.

Al suo fianco figurano investitori legati al network di Ersel, specialista nella gestione di patrimoni, che – sulla scorta di un’importante esperienza e cultura dell’investimento – ha già affiancato alcune tra le start up italiane di maggior successo nella strutturazione delle operazioni tramite Simon Fiduciaria. Importante, infine, la riconferma della fiducia nel modello di business e nella sua evoluzione da parte dell’iniziale gruppo di angel investor e del Club degli Investitori, che hanno seguito il nuovo aumento di capitale.

Grazie alle risorse raccolte, EpiCura proseguirà nella propria strategia di semplificazione di un settore tradizionale come quello sanitario e socioassistenziale che, ancora oggi, risulta essere poco flessibile e rispondente alle esigenze di pazienti e family caregiver.

I risultati di un’indagine a tema

Per comprendere come gli italiani stiano affrontando la transizione verso un nuovo paradigma dell’assistenza, più tecnologizzato e informatizzato, EpiCura ha realizzato l’indagine sul campo sanità e digitalizzazione: come la tecnologia ha cambiato il modo di curarsi? Ne è emerso che i 25-35enni sono «i maggiori fruitori di servizi digitali legati a salute e benessere (oltre il 51% delle risposte) ma che «anche fasce d’età più avanzate (dai 46 ai 65 anni) si sono avvicinate favorevolmente» a soluzioni di questo tipo.

Il 78% del campione ha ritenuto di estremo interesse la possibilità di prenotare visite e consulti specialistici in modo rapido e senza passare per «le lunghe attese ai centralini».

Inoltre, per il 55% è «molto vantaggioso ricevere pareri medici e specialistici» al telefono o in videochiamata; il 62% ha mostrato di apprezzare la disponibilità dei servizi a domicilio e il 57% «ha dichiarato di aver usufruito di app e servizi online per la prenotazione di prestazioni legate al mondo del benessere e della salute».

Fra gli aspetti più rilevanti della digitalizzazione in sanità si ricordano la possibilità di «ricevere l’intervento senza necessità di spostamenti (67%); poter scegliere quando ricevere l’intervento (47%) e, infine, la tempestività nell’erogazione del servizio (42%)».

EpiCura ha quindi osservato che «il digitale è soprattutto apprezzato per la possibilità di ricevere in modo semplice e tempestivo un parere specialistico o una visita (oltre il 53% degli intervistati), mentre il 30% ha usufruito di tali servizi per proseguire processi di cura o terapia».

In cima alla lista dei professionisti più richiesti, infine, «vi sono soprattutto medici specialisti (51%), medici generici e pediatri (31%), psicologi e psicoterapeuti (31%)».

Il 46% dei rispondenti ha fatto ricorso all’e-health almeno cinque volte nell’ultimo anno; più del 40% ha utilizzato servizi di telemedicina e il 72% se n’è detto del tutto soddisfatto.

«Il 67% dei partecipanti ritiene sia un valido supporto per monitorare il proprio stato di salute mostrando un crescente interesse verso questo tipo di servizio», ha commentato EpiCura. In aumento è altresì la richiesta di prestazioni di psicologia, a distanza o in presenza. Nel primo caso, la maggior parte dei pazienti (67%) si è dichiarato «molto soddisfatto del servizio»; il 33% «abbastanza soddisfatto».

Roberto Carminati