Da smartphone a termometro grazie a un’app

Monitorare la propria temperatura corporea tramite un semplice smartphone: utile in casi di ondate di influenza, ma non solo. Uno studio dagli USA.

La febbre è un sintomo aspecifico che indica l’ingaggio, da parte del corpo, di una battaglia piĂą o meno intensa nei confronti di un agente patogeno, spesso virale o batterico.
Non a caso, la misurazione della temperatura corporea è una delle routine giornaliere portate avanti nei reparti ospedalieri.
Non solo, l’epoca Covid-19 ha insegnato l’importanza di monitorare la temperatura corporea degli individui anche a fini di prevenzione e protezione sociale. 

Da smartphone a termometro

Un team di ricerca statunitense, capitanato da un dottorando della Paul G. Allen School of Computer Science & Engineering dell’UniversitĂ  di Washington, Joseph Breda, ha ideato una app che consente di utilizzare un comune smartphone per la misurazione della temperatura corporea.

Racconta Breda sulle pagine web dell’UniversitĂ : «nel laboratorio in cui facevo ricerca durante la mia tesi cercavamo di dimostrare che lo smartphone poteva essere utilizzato per misurare la temperatura dell’aria.
Quando sono giunto a Washington, io e il mio consulente universitario ci siamo chiesti se si potesse utilizzare quella tecnologia anche in ambito sanitario.
Abbiamo deciso di applicarla alla misurazione accessibile della febbre, non perché i termometri tradizionali siano difficil da utilizzare, ma perché molte persone non hanno il termometro a casa».

Lo smartphone può essere utilizzato come termometro perché contiene termistori, esattamente come i termometri moderni, necessari per tenere sotto controllo la temperatura della batteria.
L’idea è stata, quindi, di utilizzare questi termistori come transfer della temperatura dalla persona al dispositivo: quello che serve è che il soggetto afferri lo smartphone ai lati, per ridurre l’influenza della temperatura della mano, e appoggi lo schermo alla fronte per un tempo di 90 secondi.

A questo punto, interviene la app FeverPhone che, anche grazie a un algoritmo di machine learning, discrimina tra i dati di temperatura in arrivo dalla persona da quelli dell’aria e della batteria interna. Come ogni modello di intelligenza artificiale, anche questo algoritmo per affinarsi necessita di un elevato numero di prove, ma giĂ  i primi esiti sono positivi e, pare, i clinici ne sono affascinati.

L’applicazione in un Pronto Soccorso

Il team ha sperimentato la propria invenzione presso il Dipartimento di Emergenza della Scuola di Medicina dell’UniversitĂ  di Washington.

Spiega un coautore dello studio, il dott. Mastafa Springston, trainer dello stesso Dipartimento di Emergenza: «quando le persone arrivano da noi, spesso temono di avere la febbre. Non lo sanno, perchĂ© non l’hanno misurata, non possedendo un termometro a casa. Durante una ondata di influenza, ci possono volere giorni perchĂ© una persona decida di recarsi in Pronto Soccorso. Se la gente potesse condividere i propri esiti di febbre con le agenzie sanitarie pubbliche, potremmo intervenire piĂą rapidamente».

Lo studio preliminare ha coinvolto 37 volontari, 16 dei quali con almeno febbre lieve: a tutti è stata misurata la febbre con un termometro clinico e con FeverPhone, per poi confrontare i risultati: la app è riuscita a stimare la temperatura corporea con un errore medio di 0,23 gradi Celsius, un errore accettabile dal punto di vista clinico. I risultati positivi consentono di proseguire con la ricerca.

Passi per il futuro

Lungi dall’essere messa a punto, FeverPhone richiede ancora una serie di correzioni e aggiustamenti. Prima di tutto, la app è stata testata solo su 3 modelli di smartphone, mentre per essere davvero accessibile dovrebbe poter funzionare su tutti.

Inoltre, gli autori non hanno incluso nello studio pazienti con febbre alta, superiore ai 38,6 gradi Celsius, perché queste temperature sono semplici da diagnosticare. Inoltre, il possibile sudore associato a queste febbri tende a confondere i termometri a contatto, come sarebbe quello in via di sviluppo.
Infine, il team vorrebbe rendere la app utilizzabile anche nello smartwatch.

(Lo studio: Joseph Breda, Mastafa Springston, Alex Mariakakis, and Shwetak Patel. 2023. FeverPhone: Accessible Core-Body Temperature Sensing for Fever Monitoring Using Commodity Smartphones. Proc. ACM Interact. Mob. Wearable Ubiquitous Technol. 7, 1, Article 3 (March 2023), 23 pages. https://doi.org/10.1145/3580850)