Dal Ministero una mappa dei servizi della sanità

foto portaleTrovare informazioni sugli ospedali italiani e votare il livello delle prestazioni con un clic, costruendo così giorno per giorno una mappa dei migliori servizi offerti dalla sanità. Questo l’obiettivo del portale www.dovesalute.gov.it, un’iniziativa del Ministero della Salute.
Consultare un sito con tutte le informazioni sugli ospedali del paese che offre anche agli utenti la possibilità di lasciare un commento: oggi è possibile attraverso il nuovo portale, un’iniziativa del Ministero della Salute, che censisce le strutture sanitarie italiane e che si è già meritato l’appellativo di Tripadvisor della sanità.
La ricerca si può effettuare per specialità, luogo o direttamente con il nome dell’ospedale: il database fornisce informazioni e contatti, mappa con l’indirizzo e le indicazioni stradali, servizi presenti e commenti di utenti che hanno usufruito della struttura, con la possibilità di votare su alcune voci assegnando da una a cinque stelle.
La ricerca avviene partendo dalla home page inserendo una parola chiave e la località in cui si ricerca la struttura oppure direttamente il nome dell’ospedale. La schermata successiva propone tutti gli istituti che rispondono ai criteri di ricerca impostati e si entra singolarmente in ciascuno di loro attraverso una “visita virtuale” dove sono disponibili informazioni sulla struttura, sui dipartimenti e le attività, sui servizi generali offerti sino ad arrivare alla parte di valutazione dell’utente vera e propria. Cliccando su “Commenti e valutazioni” eccoci finalmente alle stelline rappresentative della media dei voti espressi; l’ultima sezione “Lascia un commento” è quella dove è fisicamente possibile votare in merito a servizi come la qualità dei pasti, la pulizia, la gentilezza del personale medico e non..
Tra le ricadute positive dell’iniziativa, per il ministero, la divulgazione delle informazioni ai cittadini che saranno un incentivo a migliorare le prestazioni, comporteranno una riduzione degli spostamenti da una regione all’altra perché spesso il cittadino non sa di avere vicino a casa strutture d’eccellenza, ma anche un modo per attrarre pazienti dagli altri paesi europei. Per questo, oltre che in italiano il sito in futuro sarà consultabile anche in inglese e spagnolo.
Per ora i dati disponibili sono relativi ai 49 Irccs italiani (60 plessi), ma a breve saranno consultabili informazioni su tutti gli ospedali, gli ambulatori, ma anche le farmacie, i medici di medicina generale e i pediatri di famiglia.
Ma se l’obiettivo è fare un passo avanti per la trasparenza, come dichiarato dal neo-ministro della Salute Beatrice Lorenzin, quali sono le reali opportunità offerte da questo sistema e i rischi intrinseci? Ne abbiamo parlato con Martino Trapani (nella foto), vice-direttore medico del Presidio Ospedaliero di Rho dell’Azienda Ospedaliera Guido Salvini.martino trapani

Una fotografia reale
“L’iniziativa portata avanti dal Ministero della Salute con l’apertura di questo portale che permette a chi utilizza i servizi sanitari di esprimere valutazioni in merito è indubbiamente un elemento innovatore e importante per una maggiore trasparenza nel settore delle prestazioni mediche” esordisce il dottor Trapani. “Per far sì che il sistema funzioni è però necessario affinarne alcuni aspetti, affinché i dati che ne emergono corrispondano a una reale analisi della situazione e non ci sia spazio al verificarsi, invece, di episodi che possano ricordare, anche se da lontano, alcuni scandali emersi in merito all’oggettività del noto Tripadvisor.”

Gli strumenti necessari per tutelare l’affidabilità del portale…
“Premesso che la valutazione di base dell’iniziativa è positiva” prosegue il dottor Trapani “al momento per votare vengono richiesti nome e cognome e un indirizzo mail. Ma proprio poiché ci troviamo in un ambito molto delicato come quello sanitario tale sistema non è sufficiente a garantire la trasparenza del voto; a mio avviso, è necessario, e imprescindibile, prevedere una sorta di identificazione dei soggetti che esprimono la loro opinione affinché esista una ‘tracciabilità’. Più nello specifico, penso a un sistema che permetta a chiunque va incontro a una prestazione sanitaria o a un ricovero di avere un proprio codice identificativo, rilasciato dalla struttura ospedaliera, che lo abiliti a votare l’ospedale dove ha ricevuto la prestazione, e solo quello; tale codice potrebbe prevedere sottocodici affinché anche parenti e familiari possano esprimere la loro opinione. Quest’ultimo è un aspetto importante, poiché ci troviamo comunque davanti a opinioni ‘soggettive’, che rispecchiano quindi la percezione che il singolo, in questo caso il paziente, ha. Il contributo espresso da chi vive con lui l’ospedale ma non la condizione della malattia ha buone probabilità di essere maggiormente obiettivo. Attraverso l’attuazione di questo semplice meccanismo possiamo avere una tracciabilità reale e costruire una rete di sicurezza contro i casi di voti falsi. Si potrebbe anche fare un ulteriore passo avanti, perché sarebbe possibile integrare le opinioni dei singoli con i dati ufficiali già disponibili negli uffici marketing delle varie strutture relativi a encomi e reclami. Il risultato così ottenuto corrisponderebbe a una valutazione complessiva, basata su un maggior numero di opinioni, e offrirebbe certamente una fotografia più vicina alla realtà. L’ultimo elemento, non per importanza, è la capacità di sapere leggere i dati emersi e fare una corretta analisi dei risultati poiché la mera tecnicizzazione del processo in ambito sanitario non è tanto attuabile e può altresì rivelarsi pericolosa e fuorviante.

I prossimi passi del Ministero
Il progetto del Ministero della Salute è appena partito ed è pertanto ancora in fase di perfezionamento. Ma quali sono le iniziative da intraprendere in futuro?
“Penso sia importante” commenta Martino Trapani “che il Ministero con l’obiettivo di realizzare un portale migliore si avvalga della collaborazione anche di tecnici sul campo con cui condividere il percorso. Qui penso sostanzialmente agli Ordini dei medici, che sono i soggetti deputati a collaborare offrendo idee e spunti di riflessione. Per esempio, come Ordine di Milano abbiamo affrontato il tema e siamo totalmente a disposizione del ministro Lorenzin e dello staff che sta allestendo il sito per collaborare e contribuire così al possibile miglioramento del sistema. Con il partecipazione di tutti gli attori, penso anche alle associazioni di categoria, sarà certamente possibile realizzare un sistema di valutazione migliore, basato su criteri più specifici e che si traduca in un’opportunità per l’intero sistema sanitario, i pazienti e gli operatori. E mi soffermo un attimo su quest’ultimo aspetto, quello degli operatori. Perché se è vero che il portale può offrire agli utenti un’opportunità di informarsi, valutare e giudicare una struttura sanitaria è altresì vero che i dati che ne emergono non devono essere statici, ma dinamici, diventare cioè strumenti utili e di stimolo alle persone che all’interno delle strutture ospedaliere lavorano e che possono avere conferma della qualità del servizio che erogano o avere la possibilità, a fronte di critiche, di migliorarlo.”