Dati positivi dall’Ismett

ISMETT_EXT_20140618_089Tra i dati contenuti nel Programma Nazionale Esiti 2015 (PNE) ce n’è uno che avvalla l’eccellenza di un istituto siciliano, l’Irccs Ismett: è quello relativo alla mortalità a trenta giorni per procedure chirurgiche di varia natura. I dati relativi all’Ismett sono nettamente più bassi della media italiana: mortalità a trenta giorni pari a zero dopo interventi di chirurgia per tumore al polmone, fegato e colon – contro rispettivamente il 1,3%; 2,65% e 4,07% nazionali – e pari allo 0,93% dopo la sostituzione di valvole cardiache – contro il 2,84% del resto dello stivale. Un risultato è legato alla stretta collaborazione tra tutti i professionisti dell’Istituto, medici, infermieri, tecnici e amministrativi, oltre che all’integrazione con UPMC, ovvero la University of Pittsburgh Medical Center, che ha sede anche a Roma e Palermo. «Il collegamento tra noi e i colleghi di Pittsburgh è un potente strumento di miglioramento continuo della qualità ed efficienza del lavoro di Ismett», conferma Bruno Gridelli, direttore dell’Istituto.

Stefania Somaré