2 panel da 14 esperti l’uno: ecco le forze che l’Istituto Superiore di Sanità mette in campo per la definizione di 2 Linee Guida relative ai disturbi dello spettro autistico… una dedicata a bambini e adolescenti e l’altra agli adulti.
In entrambi i casi, l’obiettivo è formulare diagnosi accurate nei bambini e negli adulti, riconoscere i casi e indirizzarli al trattamento, indicare terapie personalizzate a seconda delle caratteristiche individuali della persona, creare una rete di sostegno e assistenza, favorire l’interazione tra medico, paziente e familiari, rendere omogenea tra le regioni la qualità delle cure.
Le Linee Guida saranno prodotte dal Sistema Nazionale delle Linee Guida. Maria Luisa Scattoni, coordinatrice del Comitato Tecnico-Scientifico, ha dichiarato: «evidenza scientifica e rigore metodologico guideranno lo sviluppo delle nuove Linee Guida dell’Istituto.
Nel documento, che mira a definire le strategie diagnostico terapeutiche raccomandate per la diagnosi e il trattamento del disturbo dello spettro autistico, sono previste per la prima volta raccomandazioni anche per gli adulti.
Le Linee Guida, che contiamo di completare entro un anno e mezzo, verranno elaborate attraverso un metodo scientifico rigoroso e trasparente adottato dalle più autorevoli agenzie di salute internazionali».
La prima Linea Guida sul tema è del 2011. Con questo nuovo lavoro si vogliono dare indicazioni specifiche per gli adulti e si vuole focalizzare l’attenzione sul concetto di rete, necessaria per poter affrontare in modo efficacie un percorso terapeutico per autismo.
A questa rete appartengono sanitari, ma anche i famigliari e personale educativo: tutti insieme si possono individuare i segnali che possono far pensare alla presenza della patologia, così da individuarla per tempo e iniziare subito un percorso terapeutico ad hoc.
Stefania Somaré
