Dolore toracico, dagli Usa nuove linee guida

Sono state pubblicate le ultime linee guida redatte dalle principali società scientifiche statunitensi di Cardiologia per facilitare la diagnosi e la cura tempestiva del dolore toracico, che in Italia è la seconda causa di accesso al Pronto Soccorso.

Si stima che 4 persone su 10 lo accusino almeno una volta nella vita. Si tratta di una condizione spesso associata a infarto ma che può essere segnale di altri disturbi. Strutturate per essere user friendly, le nuove linee guida propongono i seguenti dieci concetti:

  1. il dolore toracico significa molto più di dolore nel petto, ossia per essere indice di un disturbo di interesse cardiologiche deve essere associato ad altri sintomi, che vanno prontamente indagati, come senso di pressione, tensione e disagio non solo al petto ma anche a spalle, braccia, collo, schiena e addome superiore e mascella; inoltre, la presenza di senso di fatica e fiato corto dovrebbero essere considerati equivalenti dell’angina
  2. qualora si abbia sospetti un infarto acuto del miocardio, va preferito l’uso del test rapido quantitativo a elevata sensibilità per le troponine come biomarker
  3. i pazienti con sintomi da dolore toracico o a esso riconducibili dovrebbero chiamare il numero d’emergenza anziché recarsi da soli in ospedale: secondo le linee guida, anche se ciò farà soccorrere anche persone senza reale infarto in atto, permetterà comunque una valutazione precoce dei casi gravi, sottoponendoli a cure tempestive
  4. in pazienti stabili, sarebbe opportuno avviare un percorso decisionale per scegliere il miglior percorso di cura, prendendo in considerazione anche aspetti come effetti avversi dei trattamenti, esposizione alle radiazioni, costi e trattamenti alternativi
  5. non è necessario sottoporre pazienti con dolore toracico acuto o stabile, ma comunque identificato come a basso rischio, a esami diagnostici urgenti per sospetta patologie alle coronarie
  6. tanto gli specialisti presenti nei Dipartimenti d’Emergenza quanto quelli ambulatoriali dovrebbero usare di routine i pathway individuati per il dolore toracico
  7. nella logica della medicina di genere, è importante conoscere i sintomi con i quali i pazienti con infarto acuto del miocardio in atto si presentano in ospedale; oltre al dolore toracico, le donne spesso presentano nausea e mancanza di fiato
  8. i pazienti devono essere stratificati per individuare quelli che maggiormente possono ottenere vantaggi da test cardiaci e di imaging; questi sono quelli con rischio intermedio o intermedio/alto di sviluppare una patologia occlusiva delle coronarie
  9. se il paziente con dolore toracico non ha disturbi di tipo cardiologico, gli specialisti devono segnalarlo con la dicitura “non cardiaco”, al posto della molto usata “atipico”
  10. gli specialisti dovrebbero usare protocolli diagnostici evidence based per calcolare il rischio associato al dolore toracico.

Questi 10 punti riassumono linee guida molto dettagliate, strutturate per argomenti per facilitarne la fruizione. Gli autori sono partiti da un’attenta revisione della letteratura per poi rielaborare le evidenze.

(Lo studio: Gulati M, Levy PD, Mukherjee D, Amsterdam E, Bhatt DL, Birtcher KK, Blankstein R, Boyd J, Bullock-Palmer RP, Conejo T, Diercks DB, Gentile F, Greenwood JP, Hess EP, Hollenberg SM, Jaber WA, Jneid H, Joglar JA, Morrow DA, O’Connor RE, Ross MA, Shaw LJ. 2021 AHA/ACC/ASE/CHEST/SAEM/SCCT/SCMR Guideline for the Evaluation and Diagnosis of Chest Pain: Executive Summary: A Report of the American College of Cardiology/American Heart Association Joint Committee on Clinical Practice Guidelines. Circulation. 2021 Oct 28:CIR0000000000001030. doi: 10.1161/CIR.0000000000001030. Epub ahead of print. PMID: 34709928)

Stefania Somaré