Donato dal Rotary Andes di Mantova con il Rotary Club Moretto di Brescia, il nuovo elettroencefalografo del Centro Clinico NeMO di Gussago (Brescia) amplia la dotazione strumentale del Centro ed è utile per lo studio di pazienti che associano un coinvolgimento del sistema nervoso centrale alla patologia neuromuscolare.
I 6 mila euro donati dal Rotary Andes di Mantova e i 3 mila raccolti dal Rotary Club Brescia Moretto hanno permesso l’acquisto di un nuovo elettroencefalografo, che permetterà di studiare in sede i pazienti nei quali la sofferenza del tessuto muscolare o del sistema nervoso periferico si associa a un coinvolgimento del sistema nervoso centrale (come, per esempio, in alcune miopatie metaboliche e miopatie mitocondriali).
L’elettroencefalogramma permette di registrare l’attività elettrica cerebrale tramite elettrodi posizionati sul capo.
Le piccole differenze di potenziale elettrico vengono amplificate e registrate per una durata di alcuni minuti, fino a una giornata intera nei casi particolari, per ottenere un tracciato che segna, per ciascun elettrodo, le variazioni del voltaggio nel tempo.
L’esame restituisce informazioni sull’attività elettrica cerebrale e sulla localizzazione di eventuali anomalie. L’elettroencefalografo completa la strumentazione neurofisiologica e permette di eseguire in sede un esame che è utile per una più completa valutazione di svariate forme di malattie neuromuscolari associate a coinvolgimento del sistema nervoso centrale.
Con il proprio team multi-specialistico, e grazie alla stretta collaborazione con gli Spedali Civili di Brescia e l’Università degli Studi di Brescia enti con i quali è convenzionato, il Centro NeMO-Brescia garantisce la continuità della presa in carico, dalla diagnosi alla terapia, a partire da ogni bisogno funzionale del paziente che vive patologie ad alta complessità assistenziale come le malattie neuromuscolari.