In occasione della giornata mondiale del donatore di sangue, il 14 giugno scorso, l’Istituto Superiore di SanitĂ ha presentato i dati del Report 2015 sui donatori: oltre 1.700.000 i donatori, per la maggioranza compresi tra i 30 e i 55 anni; 2.572.567 le unitĂ di globuli rossi, 276.410 le unitĂ di piastrine e 3.030.725 le unitĂ di plasma prodotte nel 2015; 635.690 i pazienti curati in tutto il 2015 grazie alle donazioni, che consentono di tenere attive le unitĂ trasfusionali, facenti parte dei Lea.
Grazie a questi donatori, l’Italia è da qualche anno autosufficiente per quanto riguarda le necessitĂ di sangue. Certo, mancano ancora i giovani, il che preoccupa perchĂ©, stando a questi dati, si stima una riduzione del 4,5% dei donatori entro il 2020, il che mette a rischio l’autosufficienza di cui si è detto poco sopra. Infatti solo il 13,39% dei donatori è tra i 18 e i 25 anni e solo il 18,28% dei donatori è tra i 26 e i 35 anni. Le associazioni si stanno giĂ muovendo in tal senso, cercando di coinvolgere i giovani e anche le comunitĂ di immigrati, che potrebbero portare altro ossigeno: come ricorda il motto della giornata mondiale del donatore di sangue 2016, “Blood connect us all”, il sangue è uguale per tutti e può salvare tutti.
Stefania Somaré