In Corea, un team di ricercatori del Dipartimento di Bioingegneria del Cervello, guidato dal prof. Ki-Hun Jeong, ha sviluppato una nuova tecnologia attraverso la quale sarà possibile monitorare la salute interna del corpo analizzando il sudore.
L’approccio innovativo apre scenari promettenti per la gestione delle malattie croniche e lo sviluppo di soluzioni personalizzate.
Un sensore per leggere il sudore
Il patch indossabile, flessibile e sottile, frutto della ricerca coreana, è capace di analizzare in tempo reale e simultaneamente diversi metaboliti presenti nel sudore.
Il dispositivo raccoglie e gestisce ordinatamente il sudore attraverso una struttura nanoplasmonica, una tecnologia ottica avanzata che sfrutta la luce per rilevare le molecole, combinata con microcanali fluidici.
Oltre i metodi tradizionali
Mentre i sensori tradizionali richiedono marcatori fluorescenti oppure hanno capacità limitate di controllo del sudore, questo nuovo dispositivo ne consente la raccolta in sequenza temporale senza necessità di etichettatura, grazie alla presenza di camere, in numero variabile da 6 a 17, che si riempiono ordinatamente con il sudore prodotto durante l’attività fisica.
Test e risultati
Primato mondiale per la tecnologia label-free, il dispositivo è stato testato su un campione umano durante l’esercizio fisico, consentendo il monitoraggio di tre metaboliti chiave: acido urico, acido lattico e tirosina.
Per isolare con precisione i segnali desiderati all’interno del complesso mix chimico del sudore, il metodo è stato integrato con intelligenza artificiale.
Prospettive future
Messo a punto dal team del prof. Jeong, il dispositivo rappresenta un passo decisivo verso il monitoraggio continuo e non invasivo della salute metabolica.
In futuro potrebbe, infatti, rivestire un ruolo cardine nella gestione delle malattie croniche, nel monitoraggio della risposta ai farmaci, nella valutazione dell’esposizione ambientale e nell’individuazione di nuovi biomarcatori.
