La Federazione Italiana delle Aziende Sanitarie e Ospedaliere, in una lettera rivolta al ministro dell’Economia e delle Finanze Daniele Franco e al ministro della Salute Roberto Speranza, chiede uno stanziamento di 500 milioni di euro per sostenere le aziende sanitarie pubbliche nel far fronte all’aumento dei costi energetici.
Nel documento si sottolinea la necessità dello stanziamento di una quota di risorse destinata alle aziende sanitarie e ospedaliere per far fronte al significativo aumento di costo per le utenze di elettricità e di riscaldamento che le aziende stanno già affrontando e che dovranno sostenere nei prossimi mesi.
Il SSN destina alla spesa per l’energia 1 miliardo e 402 milioni di euro, 786 milioni e 544 mila euro per l’energia elettrica e 615 milioni e 630 mila euro per il riscaldamento (dati riferiti al 2019).
«L’aumento del costo dell’energia rischia di incidere pesantemente sui bilanci delle aziende sanitarie pubbliche e dunque sul SSN», ha dichiarato Giovanni Migliore, presidente di Fiaso. «Gli aumenti subìti da queste voci di costo avranno un impatto già sulla chiusura dei bilanci consuntivi 2021, ma siamo molto preoccupati dalla possibilità di ulteriori rincari e dal perdurare di questi incrementi.
Un simile quadro rischia di incidere ancora di più in un contesto in cui il SSN è ancora impegnato sul fronte della pandemia e si prepara a una stagione post emergenziale richiederà la disponibilità di tutte le risorse per far fronte agli impegni presi con i cittadini».