Fondazione Giglio cerca partner in Italia e in Europa

La Fondazione Istituto Giglio di Cefalù ha pubblicato la manifestazione di interesse per la selezione di un partner privato che avrà l’obiettivo di contribuire a realizzare e sviluppare un centro d’eccellenza nell’ambito della ricerca e dell’alta formazione a prevalenza oncologica.

Spiega Giovanni Albano, presidente della Fondazione Giglio: «diamo seguito a quanto deliberato dalla Giunta della Regione Siciliana, per la ricomposizione di un partenariato pubblico-privato dopo la fuoriuscita del San Raffaele di Milano.
La selezione è diretta a individuare un partner privato di alto profilo scientifico che abbia come requisito principalmente il riconoscimento di Irccs e che sia anche un Polo universitario.
La Fondazione Giglio si deve collegare al mondo della formazione e della ricerca scientifica per assicurare percorsi di innovazione nelle cure mediche, proponendosi come realtà di riferimento nell’area del Mediterraneo».

Il bando, pubblicato anche in Gazzetta Europea, redatto seguendo un iter innovativo e complesso sulle orme del partenariato pubblico-privato, prevede vari passaggi.

«I soggetti interessati», fa notare Gianluca Galati, direttore amministrativo, «potranno presentare la manifestazione di interesse entro le ore 12 del 6 novembre. Da qui la verifica dei requisiti richiesti e quindi l’invito a proporre, entro 30 giorni, un progetto di partenariato. Successivamente, la Fondazione metterà in gara l’iniziativa valutata più confacente agli obiettivi strategici dell’Istituto».

Da sinistra, Giovanni Albano e Gianluca Galati

Il bando individua anche delle nuove attività di sviluppo sulle quali la Fondazione Giglio punta, come: un laboratorio di genetica molecolare e di medicina predittiva, l’high technology nel campo della medicina nucleare e della radioterapia, lo sviluppo della chirurgia oncologica ginecologica, la realizzazione di un centro per la diagnosi e le cure dell’endometriosi, l’oncoematologia, l’anatomia patologica, la chirurgia bariatrica e il potenziamento dell’area riabilitativa.

Nel bando viene posta anche grande attenzione alla solidità economica e finanziaria del nuovo partner che dovrà avere un fatturato pari almeno a 250 milioni di euro per ciascuna delle ultime tre annualità approvate.

Il partner selezionato dopo 12 mesi ed entro i 24 mesi successivi, verificato il raggiungimento degli obiettivi previsti nel progetto, su richiesta della Fondazione, potrà acquisire il ruolo di fondatore, entrando di fatto nel board del Giglio.

«L’auspicio», hanno concluso Albano e Galati, «è di concludere la procedura di selezione del partner entro aprile 2020».