Anche quest’anno è tornato Futuro della Sanità, l’appuntamento voluto da ab medica per parlare con i propri stakeholder di sanità. L’edizione 2018, la quindicesima, ha coinciso con i 40 anni del SSN, il che ha portato a fare un bilancio della strada percorsa dalla sanità italiana.
L’ultima classifica (Bloomberg Health Care Efficiency) posiziona l’Italia al quarto posto a livello mondiale, preceduta da Hong Kong, Singapore e Spagna: un risultato rincuorante, che segna un miglioramento rispetto al 2017. Ciononostante la nostra sanità ha davanti a sé ancora molte sfide da affrontare per restare al passo con i tempi.
Futuro della Sanità 2018 è stato per questo un’occasione di confronto sullo stato dell’arte per comprendere come introdurre l’innovazione tecnologica.
Figure istituzionali del calibro di Francesco Gabbrielli, dirigente presso l’Istituto Superiore della Sanità, si sono confrontate con nomi noti della chirurgia robotica, come il dott. Carlo Mililli e il dott. Franco Gaboardi.
Le prospettive economiche della prof.ssa Rosanna Tarricone, direttore CERGAS Bocconi, si sono intracciate alle esperienze di telemedicina ospedaliera e domiciliare progettate dal dott. Marco Pozzi e dalla dott.ssa Filomena Pietrantonio.
Contributi e servizi video hanno permettesso di approfondire case history di successo come la rete hub&spoke creatasi in Abruzzo tra gli ospedali di Pescara, Chieti, Lanciano e i presidi di Popoli, Penne, Guardiagrele e Casoli.
La discussione ha portato anche a volgere lo sguardo al futuro, immaginando le nuove richieste formative del personale medico di domani che dovrà apprendere a collaborare con la tecnologia: uno scenario che si sta delineando presso lo STORM Lab dell’Università di Leeds sotto la direzione del prof. Pietro Valdastri.
E in Italia? La formazione robotica sta prendendo piede, come conferma l’esperienza dell’Università di Catania e del Policlinico che si è dotato del robot da Vinci con doppia console, esperienza presentata dal prof. Antonio Biondi, portavoce del rettore Francesco Basile.
Non ultimo, si sono indagate le commistioni tra medicina, intelligenza artificiale e soluzioni IT e ICT, attraverso le esperienze esemplari di Daniela Scaramuccia, direttore Health&Life Science di IBM, e Marco Pennarola, direttore marketing enterprise di Fastweb.