Troppo pochi gli interventi sulle valvole

Troppo pochi gli interventi sulle valvoleÈ questa una delle evidenze emerse dalla presentazione de “Il libro bianco sul trattamento delle malattie valvolari cardiache” presentato da Cuore Italia – Heart Valve Voice al recente congresso riminese di Senior Italia – Federanziani: il problema riguarda un milione di persone.

Secondo “Il libro bianco sul trattamento delle malattie valvolari cardiache” che Cuore Italia – Heart Valve Voice ha presentato al congresso nazionale di Senior Italia – Federanziani, nel nostro Paese il totale degli interventi sulle valvole cardiache non arriva ogni anno a 30 mila. E questo nonostante che operazioni di questo tipo potrebbero contribuire al miglioramento delle condizioni di salute di almeno un milione di nostri concittadini.
Fanno sensazione, poi, le ragioni addotte per giustificare lo scarso ricorso agli interventi valvolari. Diagnosi lacunose e un’altrettanto superficiale conoscenza delle patologie e delle tecniche per affrontarle, in primo luogo, senza naturalmente dimenticare le difficoltà d’accesso alle terapie innovative. Sono soprattutto gli over 65 i soggetti più esposti al rischio di sviluppare una malattia delle valvole cardiache, fenomeno che riguarda il 10% circa dell’intera popolazione; e in dettaglio sarebbero 130 mila gli italiani affetti da stenosi aortica grave sintomatica. Ed è questo uno tra i fenomeni in presenza dei quali le linee guida internazionali suggeriscono la sostituzione della valvola.
Sono invece 600 mila coloro che soffrono, nella Penisola, di un’insufficienza mitralica di varia entità e per risolvere la quale si potrebbe ipotizzare un intervento correttivo. Come si è avuto già modo di osservare più su, la scarsa conoscenza di questi disturbi da parte dei pazienti stessi è fra le concause della diffusione incerta dell’interventistica. Stando a Cuore Italia – Heart Valve Voice ne avrebbe solamente sentito parlare il 5% degli italiani oltre i 60 anni di età; e soltanto il 2% se ne preoccuperebbe. Eppure, e a dispetto del fatto che alcune prognosi possano mostrarsi a prima vista preoccupanti, le patologie delle valvole sono relativamente semplici da identificare. Una auscultazione del cuore mediante fonendoscopio può essere sufficiente a scovarle; e la chirurgia contempla ormai operazioni minimamente invasive che permettono la sostituzione della valvola o la riparazione delle parti danneggiate.
L’assise riminese e la pubblicazione dello white paper devono essere il punto di partenza per un cambio di mentalità che Cuore Italia – Heart Valve Voice intende promuovere anche tramite un appello alle istituzioni e ai vertici del Servizio Sanitario Nazionale. A questi l’associazione chiede un supporto nella diffusione di conoscenze sulla sintomatologia e la gravità delle malattie delle valvole cardiache. È altresì sollecitata la sensibilizzazione dei medici di medicina generale e degli specialisti, per il corretto e tempestivo riferimento dei pazienti ai centri di competenza adeguati. È questo uno dei presupposti per l’attuazione di percorsi di cura fondati sui migliori e più appropriati trattamenti attualmente disponibili.

Roberto Carminati