Gli “stati generali” del dolore

Foto IMPACT proactive - Tavola rotonda Legge 38 1A sei anni dall’approvazione della legge 38 sulla terapia del dolore ci sono ancora forti disparità in Italia nell’accesso ai farmaci e alle cure? La regionalizzazione della sanità riduce o aumenta le diseguaglianze? Perché i cittadini non sono ancora informati sui loro diritti in tema di cura? Quali sono le sfide che attendono gli specialisti che si occupano del dolore? A queste domande hanno risposto gli oltre duecento partecipanti della sesta edizione del workshop Impact Proactive, svoltosi l’1 e il 2 luglio alla Stazione Leopolda di Firenze: esperti multidisciplinari del dolore, opinion leader nazionali, rappresentanti delle istituzioni e delle società scientifiche, portavoce delle associazioni di difesa dei diritti dei cittadini, ricercatori e medici di medicina generale.
L’edizione di quest’anno è stata incentrata proprio sulle disuguaglianze nella gestione del dolore, ma un altro tema forte è stato l’esistenza o meno in Italia di un rischio reale di dipendenza nell’uso di farmaci oppiacei nel dolore cronico. Spazio è stato dato anche agli scenari che si aprono nel campo della medicina narrativa. La seconda giornata di Impact proactive si apre nel segno delle “raccomandazioni” ai pazienti per quanto riguarda la terapia del dolore, oncologico e benigno. Ne parleranno gli esperti presenti, che affronteranno i diversi tipi dolore (ostearticolare, oncologico, post operatorio), e poi lasceranno spazio a un focus sul ruolo crescente dell’agopuntura a cura di Carlo Maria Giovanardi, presidente della Federazione Italiana delle Società di Agopuntura. Spazio anche alle future campagne del progetto Pinhub: ricerche (come Pain-Omics, che studia la possibilità di identificare i marcatori genetici del dolore che causano il mal di schiena) e campagne di informazione e sensibilizzazione al grande pubblico con il coinvolgimento delle Farmacie Fofi sul territorio.