“Icare2020: tecnologia e umanizzazione nell’era del Covid-19” è il titolo del 74° congresso della Società Italiana di Anestesia, Analgesia, Rianimazione e Terapia Intensiva, che si terrà in tre fine settimana di ottobre (9-11 ottobre; 16-18 ottobre; 23-25 ottobre).
Un evento completo che viene spiegato da Flavia Petrini, presidente Siaarti e componente del Comitato Tecnico-Scientifico della Protezione Civile per l’emergenza Covid-19: «siamo lieti di annunciare il nostro congresso annuale come evento complesso che presenta una serie di attività molto ricche e differenti tra loro.
Poche settimane fa avevamo promesso che avremmo fatto di tutto affinché ICARE 2020 diventasse un messaggio in grado di raggiungere ognuno degli anestesisti italiani, anche per rispetto al grande contributo clinico che, oggi più che mai, gli anestesisti e rianimatori hanno saputo esprimere durante il periodo di crisi.
La lezione della pandemia non va sottovalutata e abbiamo compreso, come molte altre società scientifiche, che anche gli eventi congressuali meritano rispetto e precauzioni: pertanto il congresso si terrà in forma virtuale, per la piena sicurezza degli operatori, dei relatori e della popolazione, ma con un’impostazione e con una serie di iniziative innovative e stimolanti».
Ecco alcune delle novità proposte per questa edizione.
La prima si chiama “In viaggio con Icare”, un truck che – tra il 21 settembre e l’8 ottobre, anticiperà il congresso e che porterà in 8 città italiane (Torino, Milano, Brescia, Padova, Bologna, Roma, Napoli, Bari) una serie di appuntamenti live, tra dialoghi e dibattiti per avvicinare la professione del rianimatore anestesista alla cittadinanza.
Nei giorni del congresso ci saranno, invece, dalle 14 alle 20, sessioni scientifiche in diretta, interviste, webinar su contenuti innovativi e classroom di confronto, con un programma che sarà reso pubblico nelle prime settimane di settembre.
Riprende Petrini: «sarà possibile seguire il Congresso comodamente dal proprio tablet, laptop o smartphone. La fruizione però non si limiterà solo a queste giornate: al termine del Congresso tutti i contenuti saranno a disposizione dei partecipanti per un intero anno.
Possiamo quindi ben dire che le norme di distanziamento sociale e le problematiche vissute durante la pandemia, hanno portato Siaarti a una riflessione intelligente sulla propria proposta congressuale, indicandoci di pensare in grande per offrire ai soci, e anche a tutti i cittadini e alle istituzioni, una serie di aggiornamenti unici sull’insieme delle tematiche dell’anestesia, della rianimazione e della terapia intensiva.
Siamo certi che al termine di questo impegnativo periodo saremo in grado di conoscerci meglio, di conoscere meglio la nostra professione e dialogare insieme sui temi delle tecnologie innovative e dell’umanizzazione delle cure, per quel miglioramento che necessariamente il nostro SSN si attende».
Stefania Somaré