Con l’aumento dei casi di ictus a livello mondiale, diversi gruppi di ricerca stanno studiando le potenzialità della telemedicina nel favorire un giusto approccio ai pazienti che sono in fase acuta di ischemia cerebrale.
Il Penn State College of Medicine di Hershey (Pennsylvania) ha pubblicato uno studio (Clinical outcomes of moderate to severe acute ischemic stroke in a telemedicine network. Sinha, Kusum et al. Journal of Clinical Neuroscience, Volume 0, Issue 0) che ha indagato l’efficacia della presenza di un network di telemedicina nel migliorare gli outcome clinici dei pazienti con un ictus da moderato a severo, in particolare confrontando i risultati di tre diversi approcci: uso di trombectomia, uso di trombolisi, una combinazione di entrambe condotta con il supporto del network.
Lo studio è di tipo retrospettivo e si è basato su dati contenuti nel database aziendale, includendovi i pazienti con uno score NIH-SS (National Institute of Health Stroke Scale) maggiore di 10.
I risultati indicano che la presenza di un network di telemedicina agevola gli specialisti nella scelta della terapia migliore da utilizzare in fase acuta e permette la diagnosi precoce, consentendo così di avviare i pazienti alla trombolisi.
Stefania Somaré