In un incontro informale fra il direttore generale dell’Irccs Materno Infantile Burlo Garofolo di Trieste, Stefano Dorbolò e il prof. Massimo Zeviani, neonominato direttore scientifico dell’Irccs, è stata fatta una prima ricognizione della futura attività di ricerca del nosocomio.
Massimo Zeviani, professore di Neurologia, Fisiologia umana, Patologia generale a Padova, con una lunga e rinomata carriera internazionale, è stato nominato alla guida della ricerca e produzione scientifica del Burlo con decreto del Ministero della Salute del 24 febbraio 2022.
Il nuovo direttore scientifico, che prenderà servizio a breve concordando il suo passaggio al Burlo con l’Università di Padova, sostituisce il prof. Fabio Barbone, dimessosi a fine luglio 2020 per assumere la guida della task force regionale anti-Covid e il cui ruolo è stato coperto ad interim dal prof. Paolo Gasparini fino al 31 dicembre 2021 e, in seguito, dal prof. Egidio Barbi.
«È per me un onore», ha affermato il professor Zeviani, «accettare la nomina di nuovo direttore scientifico dell’Irccs Burlo-Garofolo di Trieste, un’eccellenza italiana in campo pediatrico e della salute della donna. Il mio compito sarà dedicato alla valorizzazione delle risorse scientifiche interne dell’Istituto, ed eventualmente al reclutamento di scienziati di levatura internazionale, che sviluppino i programmi scientifici già esistenti, e ne introducano altri, essenzialmente basati sullo studio individuale dei pazienti e la loro caratterizzazione genetica, metabolica, clinica e strumentale, per poter condurre una diagnostica di precisione sulle diverse malattie e predisporre quindi una terapia individualizzata, razionale ed efficace.
Una particolare attenzione vorrei porre sui nuovi strumenti a disposizione nell’ambito della terapia genica, della comprensione dei meccanismi molecolari che determinano la malattia, e sulla prevenzione di patologie genetiche mediante diagnosi ultraprecoci, senza trascurare, ovviamente, le attività scientifiche più tradizionali e le patologie comuni del bambino. Vorrei con entusiasmo e razionalità contribuire ad aumentare il prestigio scientifico dell’Istituto, attrarre nuove forze, specialmente giovani, per rafforzare la medicina scientifica traslazionale, dal laboratorio al letto del malato e viceversa, e aumentare il livello di eccellenza già alto che il Burlo gode in ambito nazionale e internazionale.
Fondamentale a questo scopo sarà sfruttare al meglio le occasioni di ricerca scientifica offerte dal PNRR e contribuire al consolidamento di reti collaborative sia con altri istituti pediatrici italiani e stranieri, sia con la ricchissima dotazione di competenze in scienze biologiche, mediche, genetiche, ma anche fisiche e biocomputazionali di cui Trieste e il suo territorio sono dotate. Il mio impegno su questi vari fronti sarà totale ed entusiasta, e inizierà per prima cosa nell’ascolto attento e umile delle esigenze e delle opinioni dei colleghi dell’Istituto di cui ho oggi il privilegio di cominciare a far parte».