Absord Bvs è un nuovo dispositivo temporaneo per il trattamento della malattia coronarica ed è in grado di dissolversi completamente nelle arterie, permettendo la guarigione a lungo termine del vaso. Il primo paziente ad aver ricevuto questo impianto è stato trattato presso la casa di cura San Michele di Maddaloni (CE). «La tecnologia vascolare bioassorbibile», spiega Giuseppe Valva (nella foto), responsabile del Laboratorio di Emodinamica della clinica, «tratta le coronarie ostruite per poi dissolversi, evitando così la presenza permanente di una protesi metallica nell’arteria. Il dispositivo è realizzato in acido prolattico noto per la sua biocompatibilità e comunemente usato come materiale per sutura assorbibile. Poiché non resta in loco in modo permanente, i vasi trattati possono riprendere la mobilità, la flessibilità e la pulsatilità tipiche dei vasi sani. Tale capacità potenziale di ripristinare queste funzioni vascolari fisiologiche (riabilitazione vascolare) è il punto di forza di questa tecnologia. Inoltre, Absorb rilascia un principio attivo antiproliferativo che inibisce la proliferazione neointimale a carico dei vasi coronarici rivascolarizzati mediante dispositivo vascolare». In questi mesi in Italia è iniziato lo studio clinico Absord Extend, il cui obiettivo è analizzare in modo approfondito le prestazioni del dispositivo cardiaco Bvs (Bioresorbable Vascular Scaffold), concepito per ripristinare il flusso sanguigno espandendo i vasi occlusi, agendo da intelaiatura di supporto mentre il vaso guarisce. Lo studio è un trial di vaste dimensioni che arruolerà circa mille pazienti in cento centri in Europa, Asia-Pacifico, Canada e America Latina.