Impianto di defibrillatore da remoto con smart glasses

Presso l’Istituto Clinico Sant’Ambrogio di Milano (Gruppo San Donato) è stata eseguita la prima procedura da remoto di sostituzione di defibrillatore sottocutaneo con utilizzo di smart glasses, che consentono la teleassistenza e il tutoring da remoto.

Li ha indossati il dott. Luca Ottaviano, coadiuvato nell’intervento dal dott. Valerio De Sanctis, cardiologi e aritmologi presso il Centro di Aritmologia ed Elettrofisiologia della struttura ospedaliera, guidato dal dott. Massimo Mantica e di cui fanno parte anche le dottoresse Stefania Panigada, Martina Morosato e Michela Tarascio.

La procedura è stata eseguita su un cinquantatreenne affetto da grave cardiopatia con rischio di morte improvvisa.

Tradizionalmente l’impianto di defibrillatore sottocutaneo necessita della presenza in sala operatoria di un ingegnere, mentre con gli smart glasses l’operatore assiste da remoto, inviando al chirurgo informazioni e parametri necessari a settare il defibrillatore.
Grazie alla telecomunicazione a banda larga, gli occhiali permettono di mostrare live procedure chirurgiche e di assistere e collaborare con chirurghi e operatori sanitari.

La procedura teleguidata presenta gli stessi standard di sicurezza rispetto a quella tradizionale e la medesima percentuale di successo per il paziente ma con il vantaggio di non vincolare l’intervento alla presenza fisica in sala operatoria dell’ingegnere dell’azienda produttrice del dispositivo.

«Anche in sala operatoria la telemedicina rappresenta il futuro e agevola il lavoro del chirurgo, sempre nell’ottica di offrire i migliori servizi e le migliori cure al paziente», afferma il dott. Luca Ottaviano. «L’intervento effettuato è solo un primo passo, ma importante, per il progresso scientifico unito a quello tecnologico».