In Gazzetta Ufficiale il Dpcm sui precari in sanità

Happy family doctor at the hospital looking happyIl 23 aprile scorso il Dpcm volto a stabilizzare i precari della sanità è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Una data importante, a detta del Ministero della Salute, perché grazie a questo decreto potranno avere un lavoro stabile «infermieri, medici e altro personale con contratto di lavoro a tempo determinato che da anni garantisce la continuità nell’erogazione delle prestazioni di cura e assistenza sanitaria dei cittadini», come ha dichiarato il ministro Lorenzin. In sostanza questo decreto regola le procedure di concorso per l’assunzione a tempo indeterminato presso gli Enti del Sistema Sanitario Nazionale, indicando il 31 dicembre 2018 come data ultima per bandire concorsi a tale scopo. I concorsi saranno riservati al personale in possesso dei requisiti richiesti dalla legge 296/06, art. 1, comma 519 e 558, e dalla legge 244/07, art. 3, comma 90, nonché al personale che alla data del 30 ottobre 2013 abbia maturato negli ultimi cinque anni almeno tre anni di servizio, anche non continuativo, con contratto di lavoro subordinato a tempo determinato, anche presso enti del medesimo ambito regionale diversi da quello che indice la procedura.

Rientrano nel decreto anche il personale dedicato alla ricerca in sanità, con contratto di lavoro a tempo determinato, e il personale medico che opera da almeno cinque anni nei servizi di emergenza e urgenza degli Enti. «Il Governo ha fatto la sua parte in quello che ritengo un primo passo fondamentale», ha dichiarato il ministro Lorenzin. «Auspico che adesso i bandi dei concorsi riservati siano pubblicati con massima celerità. Il Ministero seguirà con grande attenzione la fase attuativa, affinché i lavoratori possano trovare al più presto stabilità nella loro attività professionale». Quindi, ora tocca agli Enti indire i concorsi, che sono tuttavia sottoposti a limiti e, in particolare, quelli di spesa complessiva di personale previsti dalla vigente legislazione, nonché i blocchi automatici nel turn over, e garantendo un adeguato accesso dall’esterno, nel limite complessivo del 50%.

Stefania Somaré