Infermiere di territorio, un’esperienza svedese

In molti Paesi il rinforzo della medicina territoriale per seguire pazienti fragili ha coinvolto la figura dell’infermiere.
Anche in Italia è stato avviato questo processo, con l’introduzione dell’infermiere di famiglia e di comunitĂ , ma l’integrazione è stata avviata da poco e comunque non è ancora ben sviluppata in tutte le Regioni.

I Paesi scandinavi sono particolarmente attenti a questi aspetti, tanto che lì nascono molti degli studi sulla sanità di comunità e sulla medicina del territorio.
Qualche tempo fa un team svedese ha presentato due tool che, usati insieme, permettono agli infermieri di territorio di fare da tramite in modo efficiente tra il paziente anziano e il medico di base, di fatto facilitando il processo di cura: si tratta del Clinical Decision Support System (CDSS) e del Safe Medication Assessment (SMA) (Lagerin, A, Lundh, L, Törnkvist, L, et al. (2020) District nurses’ use of a decision support and assessment tool to improve the quality and safety of medication use in older adults: a feasibility study. Primary Health Care Research & Development 21, e15).

Tradizionalmente la medicina territoriale svedese vede collaborare due figure: il medico di base, che fa le prescrizioni e deve rivalutare i farmaci assunti dagli anziani, e gli infermieri, che valutano la capacitĂ  degli anziani di gestire le terapie farmacologiche, individuano potenziali problemi legati ai farmaci e comunicano il tutto ai pazienti e ai medici di base.

Sottoposti a interviste di valutazione, gli infermieri che hanno partecipato allo studio (pubblicato nel 2020) hanno messo in evidenza gli aspetti positivi dei due strumenti: essi consentono una conversazione naturale con il paziente anziano rispetto ai farmaci che assume e questi non si sente sotto interrogatorio; in questo modo si ottiene un maggior numero di informazioni e si facilita la collaborazione con il medico di base.

Sono, però, emerse alcune criticitĂ , che vanno risolte se si vogliono introdurre il CDSS e lo SMA nella comune pratica clinica degli infermieri: la prima è il tempo necessario per usare i due strumenti, la seconda è la disabitudine alla collaborazione interprofessionale nell’ambito dei medicinali.

Secondo gli autori, queste difficoltĂ  sono facilmente risolvibili tramite la formazione degli operatori.

Nello studio sono statili coinvolti il Dipartimento di Scienze della Salute dell’Ersta Sköndal Bräcke University College, la Divisione di Medicina di Famiglia e Cure Primarie del Dipartimento di Neurobiologia, Scienze della Cura e SocietĂ  e il Centro di Ricerca sull’Invecchiamento del Karolinska Institutet, l’Academic Primary Health Care Centre della Regione di Stoccolma.

(Lo studio: Lagerin A, Törnkvist L, Fastbom J, Lundh L. District nurses’ experiences of using a clinical decision support system and an assessment tool at elderly care units in primary health care: a qualitative study. Prim Health Care Res Dev. 2021 Sep 15;22:e45. doi: 10.1017/S1463423621000530. PMID: 34521503)

Stefania Somaré