Le aggressioni al personale sanitario sono all’ordine del giorno, allo stesso tempo è particolarmente avvertito il rischio di una mancata o non corretta attenzione al problema, che invece condiziona sempre più l’attività di medici, infermieri e operatori sanitari.
Per questo motivo, nell’ambito della campagna “Non sono un bersaglio”, Fimmg e Croce Rossa Italiana hanno sottoscritto un Protocollo d’intesa, che è stato presentato in occasione della conferenza stampa organizzata in collaborazione con FNOMCeO la sede in via Ferdinando di Savoia 1 a Roma il 25 luglio.
Hanno partecipato il segretario generale nazionale della FIMMG Silvestro Scotti e il presidente nazionale di Croce Rossa Italiana Francesco Rocca. All’incontro è intervenuto anche il presidente FNOMCeO, Filippo Anelli.
Con questo accordo FIMMG e CRI si impegnano, ciascuna nell’ambito delle rispettive competenze, a collaborare per le attività di promozione della campagna “Non sono un bersaglio” e per la valorizzazione della figura dell’operatore sanitario in ogni contesto.
«Le aggressioni al personale sanitario sono ormai un’emergenza», sottolinea Silvestro Scotti. «Per questo FIMMG e Croce Rossa Italiana hanno deciso di avviare questa collaborazione per sensibilizzare, in base alle rispettive competenze, su un tema così delicato e sentito dalla nostra categoria. Servono con urgenza leggi chiare e stringenti per arginare questo fenomeno preoccupante, che potrebbe sfociare in un vero e proprio allarme sociale».
«La campagna “Non sono un bersaglio” vuole essere veicolo di mobilitazione a livello nazionale», spiega Francesco Rocca, presidente della Croce Rossa Italiana, «di tutti gli attori del soccorso e della società civile. Dobbiamo riscrivere insieme le regole del gioco attraverso un lavoro di squadra e, allo stesso tempo, dobbiamo riaffermare la neutralità di chi soccorre. Neutralità che è anche uno dei principi cardine della Croce Rossa. Ecco perché è molto importante il protocollo con FIMMG, ulteriore tassello verso la riconquista della dignità e dell’integrità dell’operatore sanitario».
«Apprezziamo molto l’impegno comune di FIMMG e CRI e sosteniamo questo protocollo d’intesa», aggiunge Filippo Anelli, presidente della FNOMCeO. «La situazione dei nostri medici, dei nostri infermieri, dei nostri operatori è gravissima e rappresenta una vera emergenza di sanità pubblica, che mina alla base il SSN e impone un intervento immediato, anche a livello legislativo. Risulta urgente l’adozione di valide soluzioni volte a garantire la sicurezza di medici, infermieri, operatori sanitari e cittadini. Auspichiamo pertanto una rapida approvazione del del 867 in materia, attualmente all’esame del Senato».
Cristina Suzzani