L’alto volume di attività, unito a un percorso multidisciplinare e integrato, hanno portato al conseguimento di questo riconoscimento.
“Il trattamento delle neoplasie ginecologiche richiede un approccio multidisciplinare e altamente specializzato, che solo i centri con competenze avanzate e adeguati volumi di attività possono garantire.
L’assistenza alle pazienti affette da tumori ginecologici si caratterizza per la necessità d’implementare nella pratica clinica di routine di un team multidisciplinare coordinato, in cui il ginecologo oncologo è affiancato da altre figure professionali, come oncologi medici, radioterapisti, radiologi e anatomopatologi con specifici interesse, competenze e formazione nell’ambito della diagnosi e cura dei tumori ginecologici.
In quest’ottica il riconoscimento ottenuto dalla nostra unità può essere considerato come un riconoscimento a tutte le Unità della Fondazione Irccs San Gerardo che collaborano nella diagnosi e nella cura del carcinoma endometriale”.
Queste le parole con cui il prof. Fabio Landoni, direttore della Clinica di Ginecologia dell’Irccs San Gerardo dei Tintori di Monza, ha accolto il riconoscimento che la sua Unità ha ricevuto dalla European Society of Gynaecological Oncology (ESGO) come Centro di Riferimento per il tumore dell’endometrio. Riconoscimento che va ad aggiungersi a quello già ottenuto per il tumore ovarico.
Nell’insieme il servizio di Ginecologia Oncologica eroga annualmente oltre sette mila prestazioni ambulatoriali e 300 interventi di chirurgi oncologica maggiore. Al momento c’è un solo altro ospedale lombardo riconosciuto come Centro di Riferimento per il tumore dell’endometrio, la Ginecologica Universitaria dell’Ospedale Filippo Del Ponte di Varese, dell’ASST Sette Laghi.
I tumori ginecologici
Utero, ovaie, cervice e vulva sono le sedi del corpo femminile che possono sviluppare tumore. Nell’insieme, annualmente vengono effettuate quasi 19 mila diagnosi per tumore ginecologico, riguardanti soprattutto endometrio e ovaie. Esistono differenze di prevalenza. Se il tumore della cervice uterina colpisce soprattutto le più giovani, quello della vulva è tipico della donna anziana.
La sopravvivenza a cinque anni dalla diagnosi si aggira intorno al 79% per il tumore all’endometrio e al 68% per quello alla cervice uterina, calando al 48% per il cancro alle ovaie.
“Oggigiorno”, riprende il prof. Landoni, “la complessità diagnostica e terapeutica, chirurgica e medica, delle neoplasie ginecologiche è in continua crescita e necessita di sempre crescenti professionalità, esperienza e competenza non solo nell’ottica di fornire l’assistenza clinica più adeguata, ma anche con il fine di garantire la migliore qualità di vita possibile in relazione alla prospettiva di cura e sopravvivenza di ciascuna paziente.
La letteratura è concorde nell’affermare che la concentrazione delle cure oncologiche si associa a un significativo vantaggio in termini di sopravvivenza e fin dal 2010 ESGO si impegna a riconoscere i centri che assicurano volumi di cura, standard di cura e standard di assistenza elevati in conformità alle linee guida internazionali più aggiornate.
È per noi motivo di orgoglio che il percorso integrato diagnostico-terapeutico offerto dalla nostra équipe ginecologica oncologica per la cura del carcinoma endometriale venga riconosciuto a livello internazionale”.