Un inizio anno senza precedenti quello che sta vivendo l’Ismett di Palermo sul versante dei trapianti. A giugno 2017 sono infatti 102 gli interventi eseguiti presso l’Irccs siciliano, punto di riferimento nazionale in questo campo. In particolare il maggior numero di trapianti hanno riguardato il fegato (48), seguito da rene (39, di cui 2 da donatore vivente), cuore (10), polmone (4) e rene-pancreas (1).
Complessivamente, dalla sua nascita a oggi, il centro siciliano ha visto l’esecuzione di quasi 2000 trapianti, di cui oltre 300 da donatori viventi. Il 5% dei pazienti proviene da altre Regioni e circa il 2% dall’estero.
«Quest’anno abbiamo consolidato la capacitĂ di attrarre pazienti internazionali, in particolare pediatrici che provengono da Est Europa, Medio oriente, Sud America, ma anche Svezia e Danimarca», dichiara il direttore di Ismett Angelo Luca, «un segnale di riconoscimento del nostro Istituto come centro di eccellenza per trapianti e terapie ad alta specializzazione».
Una positiva controtendenza
Il dato appare ancor piĂą sorprendente se paragonato ai due anni precedenti, caratterizzati dal crollo del numero di trapianti in Sicilia. Se allo stesso periodo dello scorso anno (giugno 2016) infatti erano stati realizzati appena 47 interventi, nel 2015 la Sicilia si era posizionata in fondo alla classifica di donazioni in Italia, con solo 9,8 donatori per milione di abitanti.
«Questo traguardo è stato raggiunto grazie alla pluriennale esperienza di tutte le professionalità che appartengono alla rete trapiantologica regionale e nazionale», afferma Bruna Piazza, direttore del Centro Regionale Trapianti (CRT), «che hanno conseguito un livello di sinergia tale da consentire tale risultato».
