Lacomes, antesignana nella realizzazione di prodotti in tessuto non tessuto

L’azienda di Bollate, nata negli anni ‘80, è stata una delle prime in Italia a confezionare prodotti finiti in TNT – tessuto non tessuto. Questo particolare materiale, monouso, che si contraddistingue per la sua elevata resistenza all’umidità, al taglio, di facile sterilizzazione, ha trovato un vasto impiego nell’ambito medicale e sanitario, per poi estendersi anche al settore estetico. Dopo quasi quarant’anni di attività, l’azienda Lacomes è ben consolidata anche sui mercati esteri – europeo e non soltanto – pur mantenendo tutta la propria produzione in Italia. Ne abbiamo parlato con il dott. Andrea Masini, figlio del fondatore di Lacomes e oggi a capo dell’azienda.

L’azienda lombarda con sede a Ospiate di Bollate è nata all’inizio degli anni ‘80 ed è stata l’antesignana nella lavorazione di prodotti finiti in TNT – tessuto non tessuto.
«Lacomes è nata come snc all’inizio degli anni ‘80 sull’onda del progetto di cui mio padre è stato il primo ideatore che, in quel periodo, ha avviato quella che è stata la prima attività di trasformazione del tessuto non tessuto in Italia. Il TNT – tessuto non tessuto – rappresentava all’epoca un prodotto appena nato. Approfittando della periodica crisi del tessile, mio padre acquistò vecchi macchinari, che vennero poi elaborati e mutuati alle primissime lavorazioni di questo specifico materiale sulla spinta dei primi produttori dell’epoca che avevano bisogno di un’azienda che fosse in grado di confezionare prodotti finiti», ha raccontato Andrea Masini.

Le due linee di produzione

L’esplodere dell’AIDS, e la crescente necessità di dotare le strutture ospedaliere di prodotti usa e getta che scongiurassero una contaminazione virale e batterica, ha determinato una prima accelerazione nella produzione. Poi, con il tempo, è stata ampliata la gamma di prodotti disponibili e sono state create due linee specifiche di produzione: una medicale e una estetica.
«Infatti, tra la fine degli anni ‘80 e l’inizio degli anni ‘90, l’avvento e la crescente diffusione di centri estetici e centri benessere ci ha portato a riflettere sul fatto che molti degli articoli che già venivano prodotti per il settore medicale potessero rappresentare una validissima soluzione anche per il settore estetico», ha proseguito Masini.

Le caratteristiche del tessuto non tessuto

La crescente necessità di dotarsi – per ragioni igieniche e di sterilità – di prodotti usa e getta ha fatto del tessuto non tessuto un prodotto di punta per il settore medicale, tanto che la sua domanda è in costante aumento. Diversamente dai prodotti in carta, che possono risultare ruvidi anche al tatto, i prodotti in TNT si caratterizzano per morbidezza, estensibilità, e sono dotati di una buona resistenza all’umidità e al taglio. Inoltre, gli stessi, presentano buone proprietà assorbenti, facili da sterilizzare e sono in grado di fare da barriera a virus e batteri. Sono, altresì, atossici, privi di odore, impermeabili, versatili e monouso.
Queste caratteristiche consentono di realizzare una vasta gamma di prodotti per uso medicale, che vanno dai lenzuolini in rotolo a lenzuola e federe, scendiletto, bavagli, pannetti e manopole, cuffie, camici e kimono…

I prodotti di punta

«Nel settore medicale, la “specialità della casa”, cioè il prodotto con cui l’azienda è nata sulla linea dei prodotti in tessuto non tessuto, è il lenzuolino, sia per la degenza ospedaliera sia per i reparti infettivi. Da circa 20 anni, inoltre, i nostri lenzuolini vengono utilizzati anche per i lettini di ambulanza», ha chiarito Masini, che ha aggiunto: «circa il 90% del catalogo medicale di Lacomes è rappresentato da prodotti in tessuto non tessuto prodotti da noi; ci sono anche rotoli di lenzuolo in carta utilizzati negli ambulatori, ma i prodotti in carta rappresentano una quota decisamente minoritaria».

Andrea Masini, oggi alla guida di Lacomes

Negli ultimi vent’anni, con il progressivo invecchiamento della popolazione e il proliferare di residenze sanitarie assistite e case di riposo, tra i prodotti di punta dell’azienda, i lenzuolini sono stati affiancati da alcuni prodotti per la terza età che hanno subito conquistato il mercato: si tratta di pannetti e manopole per la pulizia piuttosto che di bavaglini per imboccatura…

L’azienda nel mondo

Grazie all’impegno costante, a un ottimo rapporto qualità prezzo e alla rapidità dei tempi di consegna, Lacomes ha visto crescere negli anni la propria presenza anche sui mercati esteri, tanto che, ad oggi, il 50% del proprio fatturato annuo è rappresentato dall’export.
Oltre a esportare in tutta Europa, Lacomes ha una presenza, a macchia di leopardo, ai 4 angoli del globo.
«Abbiamo una buona influenza pressoché ovunque, dal Medioriente all’Africa, a eccezione di Russia, Cina, Vietnam e India, che rappresentano i nostri principali competitor», ha sostenuto il responsabile dell’azienda lombarda.
Noi non abbiamo alcun rapporto con gli utilizzatori finali, siano essi grandi ospedali come il Niguarda piuttosto che centri estetici di piccole entità; siamo sul mercato attraverso i grossisti e la grande distribuzione.

Le ricadute del Covid-19

Lo scorso anno l’avvento dell’infezione da Sars-Cov-2, così drammatico e imprevisto, ha stravolto il mondo intero. Per quanto riguarda la nostra azienda, l’aumento delle ospedalizzazioni e delle presenze, tanto nei reparti di degenza quanto in quelli infettivi, ha fatto da vero e proprio “boost”. A ciò si aggiunga che il nostro maggiore competitor, il mercato cinese, ha sperimentato una repentina e violenta battuta d’arresto. Basti infatti considerare che Wuhan, cuore nevralgico dell’emergenza pandemica, è il principale polo produttivo di queste categorie merceologiche.
«Tutto questo si è tradotto per noi in un’impennata di richieste tanto che l’anno 2020 si è chiuso con un picco di fatturato mai raggiunto in precedenza».

Una produzione 100% made in Italy

«Va tuttavia precisato che la nostra azienda aveva un buon andamento anche prima dell’avvento dell’emergenza pandemica. Crediamo da sempre in una produzione 100% italiana, tanto che anche quando altre aziende hanno volto lo sguardo al mercato cinese – che offriva opportunità interessanti, garantendo al contempo considerevoli risparmi economici, noi siamo comunque rimasti legati al made in Italy e oggi siamo lieti di poter raccogliere i frutti di una scelta non sempre facile. Oggi cerchiamo di investire in nuove linee e in una maggiore automazione della produzione, mantenendo sempre e comunque un unico stabilimento produttivo che consente un maggiore controllo di tutti gli articoli realizzati».

Aspettative future

Il mercato continua a mostrare una crescente necessità di questa tipologia di prodotti, ragione per cui per il futuro abbiamo, sicuramente, una previsione di ulteriore crescita. Siamo un’azienda estremamente dinamica e vivace per cui cercheremo di ampliare ulteriormente il nostro catalogo per essere capaci di rispondere a qualsiasi richiesta, andando, al contempo, a coprire sempre più realtà anche oltreoceano.

Elena D’Alessandri