L’ASST Niguarda apre la seconda Casa di Comunità

Dopo l’inaugurazione della prima Casa di Comunità (in viale Zara a Milano), l’ASST Niguarda ha inaugurato la nuova Casa di Comunità di via Livigno 2/A, una struttura di quattro piani che fino a pochi mesi fa ospitava un poliambulatorio gestito dall’ASST Nord Milano.
L’attivazione in Casa di Comunità ha visto l’ingresso nella struttura di una serie di attività che ampliano l’offerta di servizi per i cittadini del Municipio 9, in una logica di prossimità e potenziamento territoriale.
Sulla base della riforma sociosanitaria regionale e del PNRR, queste nuove strutture si configurano come centri polivalenti territoriali nei quali l’erogazione di prestazioni sanitarie si affianca a servizi di carattere sociale e di integrazione sociosanitaria.

Con 23 medici specialisti, 6 ortottisti, 12 infermieri e 5 medici di medicina generale, gli abitanti del Municipio 9 trovano nella nuova Casa di Comunità:

  • poliambulatori specialistici di reumatologia, otorino, ortopedia, oculistica adulti e bambini, neurologia, ginecologia, diabetologia, dietetica, dermatologia, cardiologia, allergologia
  • il servizio di Fragilità e Disabilità: garantisce l’erogazione delle misure di sostegno alle persone fragili, misure a carattere economico e assistenza domiciliare (erogata da Enti Gestori accreditati)
  • infermieri di famiglia: un gruppo di professionisti che offrono assistenza domiciliare e tele monitoraggio. Insieme al medico di medicina generale, sono un riferimento che educa, assiste e fornisce cure primarie, entrando in relazione non solo con l’assistito ma anche con la sua famiglia e la comunità. Lavorano in collegamento con i reparti ospedalieri e il Pronto Soccorso di Niguarda, i medici di medicina generale, il Servizio di Fragilità e gli assistenti sociali
  • medici di medicina generale: in un’area dedicata della Casa di Comunità, un gruppo di medici di medicina generale si occupa delle cure primarie ai propri assistiti
  • scelta e revoca: sportelli dedicati all’iscrizione al servizio sanitario nazionale, alla scelta e revoca del medico di Medicina generale e del pediatra di libera scelta, alla richiesta o rinnovo di esenzioni
  • centro prelievi attivo da lunedì a venerdì nella fascia orari 7.30-10.00
  • continuità assistenziale.

«Il punto di forza di queste Strutture sta nella capacità che devono avere di coordinamento dei servizi sanitari, assistenziali e sociali presenti nel territorio di riferimento. Molte di queste attività si trovano già nella Casa stessa e ciò facilita la sinergia», ha commentato Simona Giroldi, direttore sociosanitario dell’ASST. «Nei prossimi mesi farà il suo ingresso nella Casa di Comunità anche la Centrale Operativa Territoriale, proprio per favorire questi collegamenti».

Marco Bosio, direttore generale dell’ASST, fa sapere: «siamo quasi a metà dell’opera. Sulla base della riforma, infatti, Niguarda entro il 2026 avrà quattro Case di Comunità, due Ospedali di Comunità e tre COT per i cittadini del Municipio 9. Con le strutture capillari del territorio e un grande polo ospedaliero saremo sempre di più in grado di dare risposte complete ai nostri assistiti».

«Le case di comunità», ha dichiarato l’assessore al Welfare e Salute del Comune di Milano, Lamberto Bertolé, «devono essere un punto di riferimento per il quartiere».

Il presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana ha sottolineato: «Con l’inaugurazione degli spazi a Casa di Comunità si realizza la rappresentazione plastica dell’integrazione fra servizi sanitari e sociosanitari che qualifica il senso della riforma sanitaria regionale. Avremo quindi prossimità di cura e assistenza con maggiore vicinanza ai bisogni del territorio e di chi lo vive».