L’intelligenza artificiale migliora i servizi di radiologia

La sanità privata era già ampiamente diffusa prima del Covid-19, ma senza dubbio le lunghe liste d’attesa che si sono generate negli ultimi mesi, a causa dell’esigenza ripetuta di sospendere le prestazioni non Covid in ospedale e negli ambulatori territoriali, la rendono ancora più forte.
Cresce il numero delle persone che, potendoselo permettere economicamente, sceglie di eseguire prestazioni sanitarie in privato, piuttosto che aspettare settimane, se non mesi.
Uno dei campi dove, da sempre, le liste d’attesa sono lunghe è quello della diagnostica per immagini: e in effetti è uno dei settori più in crescita nella sanità privata, con un incremento della spesa privatistica annua del 5%-15%. C’è chi è convinto che questa tendenza di crescita si stabilizzerà anche dopo l’epoca Covid.

Tra questi, anche l’AD del Gruppo Centro di Medicina, Vincenzo Papes, che afferma: «la sanità privata sta avendo un ruolo sempre più rilevante nel rispondere al bisogno di salute di una popolazione più anziana, con sempre più persone che necessitano di cure specialistiche e di risposte in tempi celeri. Per noi è fondamentale poter collaborare con la sanità pubblica per garantire servizi sanitari di interesse collettivo. I pazienti ci chiedono sempre più una medicina di precisione e quindi tecnologie all’avanguardia ed evolute. Inoltre, comfort nell’effettuazione degli esami oltre a prestazioni il più possibile vicine a casa».

Ecco, dunque, che il Gruppo ha deciso di dotare tutti i suoi centri di una nuova risonanza magnetica ad alto campo tecnologicamente avanzata grazie alla presenza di un algoritmo di intelligenza artificiale che elimina gli artefatti, migliorando la qualità e la definizione delle immagini e riducendo i tempi di scansione ed esecuzione degli esami.
Si ha quindi un beneficio sia dal punto di vista diagnostico, perché immagini più chiare sono più semplici da interpretare, che da quello del comfort del paziente.

L’algoritmo AIR™ Recon DL non è il solo punto di forza di questa risonanza magnetica, prodotta da GE Healthcare: presenta gradienti molto veloci e potenti e tempi di scansione ridotti anche del 50%. Inoltre, è silenziosa e presenta un tunnel di 70 cm di diametro, comodo per le persone obese, e un tavolo porta paziente posizionato a soli 52 cm dal suolo, quindi facilmente accessibile.
Completa il comfort una bobina che è un lenzuolino ipertecnologico e superleggero che si conforma perfettamente all’anatomia del paziente. Non ultimo, questa macchina riduce i consumi energetici del 30%.
Prima sede di installazione, quella di Villorba, in provincia di Treviso. Nel frattempo, il Gruppo ha aggiornato la stessa tecnologia anche presso la casa di cura Villa Maria a Padova, dove andavano aggiunti l’algoritmo AIR™ Recon DL e il lenzuolino super tecnologico. I miglioramenti non finiscono qui! Il prossimo passo consisterà nell’estendere l’uso del cloud non solo alla refertazione da parte dei radiologi, ma anche al repository e alla visualizzazione dei referti in streaming da parte dei pazienti.

Stefania Somaré