Lombardia: al via un modello che integra le cure palliative

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Giulio Gallera

La Lombardia presenta cinquantuno hospice tra pubblici e privati accreditati, ai quali si affianca l’assistenza domiciliare: un complesso che assiste quasi 22.000 malati, con una spesa annua regionale di circa 84 milioni di euro. Per consentire a questa rete di funzionare al meglio, lo scorso 28 novembre la Giunta regionale lombarda ha approvato la delibera “Disposizioni in merito alla evoluzione del modello organizzativo della rete delle cure palliative in Lombardia: integrazione dei modelli organizzativi sanitario e sociosanitario”.
Alla base della delibera c’è la volontà di creare un modello unico da seguire nell’assistenza residenziale hospice, affiancato anche da una tariffa unica, e uno per l’assistenza domiciliare: vengono così identificati due livelli di assistenza, uno base e l’altro specialistico.
«Con questa delibera», ha sottolineato l’assessore al Welfare lombardo Giulio Gallera (nella foto), «attraverso la promozione del sistema organizzativo delle cure palliative, favoriamo l’integrazione tra ospedale e territorio; miglioriamo l’accessibilità ai servizi da parte dei cittadini e superiamo la frammentazione nell’erogazione delle cure al fine di semplificare i percorsi e pervenire a una presa in cura del paziente nel minor tempo possibile».

Stefania Somaré