LVAD e bypass cardiopolmonare, uno studio europeo

Il dispositivo di assistenza ventricolare sinistra Left Ventricular Assist Device è una pompa da inserire chirurgicamente a livello del ventricolo sinistro per sostenere il battito del cuore in pazienti con scompenso cardiaco avanzato. A seconda dei casi, può essere utilizzato come sistema ponte verso il trapianto oppure, in pazienti molto anziani o che non possono ricevere un trapianto, come terapia definitiva. L’impianto del device avviene a cuore fermo, con il supporto supporto vitale extracorporeo veno-arterioso (va-ECLS). Ci sono chirurghi che sfruttano, invece, il bypass polmonare per supportare la circolazione.

Un recente studio condotto tra Germania e Svizzera ha messo a confronto queste due tecniche su 222 pazienti, divisi in due gruppi ben bilanciato rispetto alle caratteristiche preoperatorie dei soggetti. Nessuno dei soggetti coinvolti è stato sottoposto a piĂą di una procedura cardiochirurgica durante l’intervento, ma solo all’impianto del LVAD. Gli autori hanno quindi valutato i parametri post-operatori dei due gruppi. Occorre precisare che l’impiego del bypass polmonare consente al chirurgo di effettuare una ispezione sicura del ventricolo sinistro, cosa che non viene fatta con l’uso della va-ECLS e nemmeno nella tecnica senza uso di pompe.

Come ci si poteva aspettare, l’uso del bypass polmonare ha determinato una maggiore richiesta di trasfusione di sangue sia durante l’intervento che nelle 24 ore successive. D’altronde, la va-ECLS è nota per ridurre il sanguinamento post-operatorio e anche per limitare la risposta infiammatoria dell’ospite. Anche la permanenza in Terapia Intensiva è maggiore nel gruppo di pazienti sottoposti a bypass polmonare, pari a una media di 18 giorni contro gli 11 del gruppo va-ECLS.

Però il bypass polmonare si associa ad assenza di stroke perioperatorio, protezione che sembra durare anche nei mesi successivi: il numero di eventi di stroke ischemico associati a questi bypass sono infatti inferiori a quelli che avvengono in soggetti operati con supporto va-ECLS. Altri parametri, come sopravvivenza a 30 giorni e a 1 anno sono simili in entrambi i gruppi, per cui si può dire che tutti e due gli approcci sono sicuri. Spetta quindi all’equipe valutare quale sia l’approccio migliore per ogni paziente, in base alle sue peculiari caratteristiche.

Lo studio è stato condotto dal Dipartimento di Chirurgia Cardiotoracica e Vascolare del German Heart Center Berlin, dal Translational Cardiovascular Technologies dell’Institute of Translational Medicine del Dipartimento di Scienze e Tecnologie della Salute delllo Swiss Federal Institute of Technology (ETH) di Zurigo (Svizzera), dal Dipartimento di Cirurgia Cardiovascolare della CharitĂ© – Universitätsmedizin Berlin, dal German Centre for Cardiovascular Research e dalla German Heart Foundation.

(Lo studio: Lewin D, Nersesian G, Roehrich L, Mueller M, Mulzer J, Stein J, Kukucka M, Starck C, Schoenrath F, Falk V, Ott S, Potapov EV. Impact of Cardiopulmonary Bypass with Left Ventricular Inspection on Outcome after Implantation of Left Ventricular Assist Device. Artif Organs. 2021 Dec 13. doi: 10.1111/aor.14145. Epub ahead of print. PMID: 34904259)

Stefania Somaré