Sostenere e promuovere le innovazioni nate negli enti scientifici triestini e l’impegno dei giovani ricercatori che vi lavorano: questo lo scopo del progetto Made in Trieste, ideato dall’AREA Science Park con il contributo del Fondo Trieste. Nei mesi scorsi era stato lanciato un bando dedicato ad aziende particolarmente innovative e interessate a sviluppare progetti di R&S con concrete ricadute sul mercato.
Le tecnologie proposte sono 30 in diversi settori di area sanitaria, tra cui la diagnostica, la biosensoristica, i nuovi approcci terapeutici per varie malattie. A rispondere sono state 26 aziende, di cui 17 italiane e 9 estere (Slovenia, Svizzera, Danimarca, Francia, Spagna e Belgio). Queste aziende dovranno redigere un progetto sperimentale, con termine ultimo fissato per il 31 agosto. Alla fine saranno 8 i progetti che saranno sostenuti con assegni di ricerca.
Stefano Casaleggi, direttore generale di AREA Science Park: «affinché porti un effettivo beneficio alla comunità la ricerca deve uscire dai laboratori ed entrare in contatto con il mondo dell’innovazione e dell’impresa. Solo così i risultati più promettenti potranno, superando i test necessari, raggiungere il mercato. Noi lavoriamo proprio su questo, cerchiamo di creare dei ponti tra il mondo della ricerca e quello dell’impresa e la risposta al progetto di Made in Trieste dimostra che siamo sulla strada giusta. Sosterremo subito gli 8 progetti più interessanti e se, ce ne fossero altri particolarmente promettenti, cercheremo altre modalità di finanziamento».
Stefania Somaré