Medici specialisti 1978-2006: in aumento i rimborsi

Secondo le ultime stime di Consulcesi, nel 2016 lo Stato ha rimborsato oltre 1129 medici specialisti, per un importo complessivo di oltre 34,6 milioni di euro. Si tratta solo dei tutelati da Consulcesi stessa e i numeri sono destinati a crescere molto perché il prossimo anno scatterà la prescrizione. Sempre secondo le stime Consulcesi nel 2017 saranno più di 5200 gli ex specializzandi che faranno ricorso, per un totale di oltre 149,5 milioni di euro che lo Stato dovrà rimborsare. Data l’enormità dei soldi che sono già stati pagati e che saranno ancora pagati, il governo si è deciso a chiudere il contenzioso attraverso un accordo transattivo, al momento in lettura in Parlamento. Si tratta del ddl 2400, che tornerà a essere discusso solo dopo il 4 dicembre.
«Apprezziamo la volontà politica e l’impegno profuso per arrivare a quella che resta la migliore soluzione», afferma il presidente di Consulcesi Group, Massimo Tortorella. «Abbiamo, però, la sensazione che possa crearsi una sorta di imbuto, in cui molti medici che non si sono ancora messi al sicuro avviando azioni legali potrebbero beffardamente perdere un loro diritto certo. Nel dibattito parlamentare sul ddl 2400, il capitolo delle risorse a disposizione ha una forte rilevanza e, più in generale, potrebbe contribuire ad allungare i tempi dei lavori. In tal senso, non va dimenticato che il 2017 è l’anno in cui scatterà la prescrizione. La nostra principale preoccupazione ora è garantire il diritto di tutti i medici specialisti che tra il 1978 e il 2006 sono stati penalizzati sia dal punto di vista economico sia dal punto di vista professionale, dato che il loro titolo non viene riconosciuto dall’Ue.
Proprio a maggiore tutela di quanti non hanno ancora avanzato ricorso, il 15 dicembre parte la nostra nuova azione collettiva. Il boom di adesioni che stiamo già registrando è un chiaro segnale del fatto che i professionisti non vogliono correre il rischio di perdere il diritto al rimborso sia che esso arrivi attraverso sentenze sia che arrivi dall’accordo transattivo».

Stefania Somaré