I picchi pandemici mettono a dura prova i clinici, che devono decidere chi necessita di Terapia Intensiva e chi può essere trattato per altre vie. Alla base di questa scelta c’è un’attenta analisi del quadro clinico del paziente per capire come potrebbe reagire alle terapie invasive necessarie.

Avere uno score in grado di fornire indicazioni rispetto alla prognosi dei pazienti che richiedono l’ospedalizzazione sarebbe di notevole aiuto per chi opera nei reparti Covid. Nei mesi scorsi uno studio prospettico osservazionale (Risk stratification of patients admitted to hospital with covid-19 using the ISARIC WHO Clinical Characterisation Protocol: development and validation of the 4C Mortality Score) condotto in 260 ospedali britannici ha proposto un modello di questo genere, sviluppato su una coorte di 35.463, con tasso di mortalità al 32,2%, e validato su una coorte di 22.361, con tasso di mortalità al 30,1%.
Tutti i pazienti coinvolti erano maggiorenni.

Lo studio ha dimostrato l’utilità dello score, chiamato 4C Mortality Score, nel prevedere la prognosi e, quindi, nel sostenere i clinici nelle loro scelte quotidiane.

Otto le variabili in gioco, tutte disponibili alla prima valutazione in ospedale: età, sesso, numero di comorbidità, frequenza respiratoria, saturazione periferica di ossigeno, livello di coscienza, livelli di urea e di proteina C-reattiva. Lo score suddivide la popolazione in 4 livelli di rischio: 0 -3, rischio di mortalità basso, allo 1,2%; 4-8, rischio intermedio e mortalità al 9,9%; 9-14, rischio alto con mortalità al 31,4%; 15-21, rischio molto alto con mortalità al 61,5%.

Questo strumento è stato confrontato con altri 15 metodi di stratificazione del rischio, dimostrandosi superiore a tutti, più preciso nella sua capacità di prognosi.
Gli autori ammettono delle limitazioni allo studio, anche se ritengono lo score efficiente e utile.
Probabilmente dovrebbe essere testato anche su diverse popolazioni.
Ciò che colpisce è come, in definitiva, i parametri presi in considerazione siano molto simili ai parametri inclusi nel Documento SIAARTI – SIMLA (Decisioni per le cure intensive in caso di sproporzione tra necessità assistenziali e risorse disponibili in corso di pandemia).

Stefania Somaré