Nuovi test molecolari per l’oncologia

Le terapie oncologiche più innovative hanno la caratteristica di essere focalizzate sulle caratteristiche specifiche del tumore da curare e, quindi, anche sul paziente. Sono di norma più efficienti delle terapie generiche e hanno anche meno effetti collaterali.

Per poterle utilizzare, però, è necessario valutare le specifiche alterazioni che caratterizzano quel tumore e trovarne i biomarcatori, così da capire quale sia il trattamento più adatto.

Massimo Barberis, direttore dell’Unità Clinica di Diagnostica Oncologica Istituto Europeo di Oncologia di Milano sottolinea però che «l’Italia si colloca fra i Paesi europei che ha discreta disponibilità di nuovi farmaci ma minore disponibilità di test per individuare le alterazioni bersaglio.

Effettivamente non tutti gli ospedali dispongono di un laboratorio di diagnostica molecolare avanzato e non tutti i laboratori sono in grado di far fronte all’aumento della domanda di test d’avanguardia».

Fatto che riduce la possibilità di utilizzare le nuove soluzioni terapeutiche. Per far fronte a questa situazione l’ospedale milanese ha deciso di «potenziare dal punto di vista tecnologico e organizzativo il proprio servizio interno di Diagnostica Molecolare e di offrirlo anche a soggetti esterni.

È doveroso precisare», prosegue Barberis, «che a oggi su 100 pazienti, solo in una percentuale inferiore al 20% troviamo alterazioni cosiddette “druggable”, per le quali è disponibile un farmaco specifico.
Il cancro è una malattia dinamica, in continuo cambiamento e capace di sviluppare resistenza ai farmaci. Il profilo genico completo aiuta a adattare correttamente nel tempo le terapie. Questo significa che non sempre riusciamo a ottenere una regressione della malattia, ma spesso riusciamo a renderla cronica».

Un risultato che necessita, comunque, di un laboratorio di analisi avanzato. Il progetto si rivolge non solo a ospedali, ma anche a laboratori, oncologi liberi professionisti, altri specialisti e singoli pazienti che abbiano l’esigenza di ottenere un profilo genico tumorale completo per poter accedere alle nuove terapie mirate anticancro.

Roberto Orecchia, direttore scientifico IEO, sottolinea che «il servizio è un passo in più verso la Genomic Driven Medicine che sta diventando realtà grazie allo sviluppo di infrastrutture tecnologiche frutto dei progressi nella comprensione dei meccanismi biologici dei tumori e dell’esplosione delle scienze informatiche applicate alla biologia.

Un esempio sono le tecniche di sequenziamento di nuova generazione (NGS). Il profilo genomico completo offerto dal progetto si basa su NGS in grado di ottenere in una sola seduta analitica informazioni sullo stato di centinaia di geni, compresi importanti e complessi biomarcatori per guidare una precisa terapia dei tumori, la Precision Medicine».

Grazie a questo servizio, anche ospedali non dotati di attrezzature specifiche potranno individuare i percorsi terapeutici più adeguati ai propri pazienti oncologici. Ciò significa spesso scegliere da subito una strada più mirata ed efficace e arrivare a guarire o contenere prima la malattia.

Stefania Somaré