Nuovo polo Materno-Infantile nel parco del Sant’Orsola Malpighi

Gli interventi di ammodernamento e potenziamento dell’area Materno-Infantile del policlinico bolognese prefigurano un polo compatto ed efficiente, accogliente e confortevole sia per pazienti e utenti, sia per il personale ospedaliero.

Le attivitĂ  erogate dall’Azienda Ospedaliera Universitaria di Bologna Policlinico Sant’Orsola – Malpighi sono articolate concentrate in poli dipartimentali (Chirurgico e dell’Emergenza, CardioToracoVascolare, Medico Geriatrico Riabilitativo, Materno Infantile, Oncologico Ematologico e AttivitĂ  Sanitarie Diurne e Funzioni di Accoglienza, piĂą Didattica e di Ricerca). Per il polo Materno-infantile sono in corso interventi per:

  • ristrutturazione complessiva e riqualificazione del pad. 4 esistente
  • costruzione del nuovo pad. 4N, in ampliamento del pad. 4, con realizzazione di collegamenti con il pad. 4
  • ristrutturazione di alcune aree pediatriche nei pad. 13 e 16, con realizzazione di collegamenti tra gli stessi padiglioni.

Il progetto in sintesi

L’ing. Fabio Inzani è presidente e direttore tecnico di Tecnicaer Engineering, capogruppo del team di progettazione.

Ing. Fabio Inzani, presidente e direttore tecnico di Tecnicaer Engineering

«Il progetto si inserisce nel più ampio piano di riordino dell’intero policlinico ed è stato sviluppato in stretta collaborazione con i professionisti dell’area sanitaria e tecnica dell’AOU.

Il principale obiettivo è la creazione di un polo in grado di garantire la massima efficienza dei servizi e il massimo comfort, attraverso la realizzazione di spazi umanizzati e organizzati secondo gerarchie corrette e flussi distinti. Il progetto prevede in particolare di:

concentrare nel nuovo Padiglione 4N le attivitĂ  per le emergenze e i servizi ad alta intensitĂ  di cura (Pronto Soccorso ostetrico ginecologico, laboratorio e sale interventi per la PMA, Blocco travaglio-parto e Blocco operatorio, Terapia Intensiva e degenza neonatale)

collocare al piano rialzato del Padiglione 4 tutte le attivitĂ  poliambulatoriali e a carattere diurno, anche allo scopo di avvicinare e integrare i servizi territoriali, rendendoli piĂą facilmente accessibili e fruibili

destinare i piani primo e secondo del Padiglione 4 le unità di degenza, garantendo ai pazienti interni il necessario livello di privacy».

Una nuova centralitĂ 

Quali sono state le principali complessitĂ  affrontate?

«L’area d’intervento è caratterizzata da un vincolo che interessa alcuni edifici e il parco nel quale sorgono, di conseguenza è stato indispensabile ottenere una deroga, finalizzata ad armonizzare le previsioni progettuali al vincolo stesso, recependo le indicazioni della Soprintendenza.

Veduta 3D del progetto: a sinistra il nuovo pad. 4B, in bianco i volumi dei padiglioni da riqualificare (credit: Tecnicaer Engineering)

Abbiamo prestato un’estrema attenzione alla salvaguardia del verde esistente, espiantando e reimpiantando ove possibile gli alberi presenti nell’area di cantiere e prevedendo nuove piantumazioni sostitutive, con l’intento di integrare edifici e parco all’interno di un disegno coerente. La ramificazione delle reti impiantistiche ha rappresentato un’ulteriore complessità tecnica, risolta prevedendo soluzioni provvisorie per alimentare le utenze».

Quali sono gli aspetti qualificanti dell’intervento?

«Rispetto alla precedente frammentazione delle attività, l’accentramento delle funzioni più complesse e delicate nel nuovo Padiglione 4N e nel rinnovato Padiglione 4 costituisce un risultato molto importante. Nei fatti i due padiglioni sono un unico edificio e costituiranno una nuova centralità per l’ospedale, anche a vantaggio del personale e degli utenti che non saranno più costretti a spostarsi fra diversi edifici.

Scorcio del nuovo Padiglione 4B e, a destra, un’ala del preesistente Padiglione 4 (credit: Tecnicaer Engineering)

In particolare, la vicinanza fra Poliambulatorio e Pronto Soccorso e l’ampia dotazione di spazi e servizi per le madri e i bambini sono aspetti sicuramente positivi per la funzionalità e il comfort di un’area materno-infantile: siamo molto soddisfatti di averla realizzata al Sant’Orsola.

Purtroppo, il finanziamento era un po’ datato, perciò non è stato facile trovare il giusto equilibrio fra le opere previste e il quadro economico. Ciononostante, il cantiere si trova oggi in buono stato di avanzamento dei lavori. Prevediamo di completare le opere entro la metà del 2024, in modo da restituire alla comunità cittadina un polo accogliente, efficiente, sostenibile e ben integrato nel tessuto ospedaliero e urbano».