Obesità, studio sulla gastroplastica verticale endoscopica

Ivo Boškoski

Si stima che nel mondo circa il 13% degli adulti sia obeso, con un BMI uguale o superiore a 30, e il 39% sia sovrappeso, con BMI tra 25 e 30. La situazione non è più rosea tra bambini e adolescenti, il 20% dei quali è sovrappeso oppure obeso.
La medicina ha da tempo definito l’obesità patologia che richiede presa in carico globale del paziente, con interventi farmacologici, anche se per ora limitati, psicologici, educativo-comportamentali e, quando necessario, chirurgici.
La chirurgia bariatrica è efficace nel supportare il dimagrimento del soggetto, molti pazienti potrebbero giovarne ma la rifiutano perché spaventati dall’approccio invasivo.

Un approccio meno invasivo è la gastroplastica verticale endoscopica (ESG), procedura senza incisioni che impiega un sistema di sutura endoscopico (OverStitch®) atto a ridurre il volume dello stomaco e ritardarne lo svuotamento, ottenendo una perdita di peso duratura e clinicamente significativa.

In luglio il dispositivo Apollo ESG™ della statunitense Apollo Endosurgery Inc. ha ricevuto dalla FDA l’autorizzazione De Novo per la messa in commercio. La sicurezza del dispositivo è stata testata con lo studio “Multi-center ESG Randomized Interventional Trial (MERIT)”.

Il lavoro si è concentrato su 152 pazienti con obesità di primo (BMI tra 30 e 34,9) e secondo livello (BMI tra 35 e 39,9) trattati in nove centri di gastroenterologia e chirurgia bariatrica statunitensi, tra i quali anche quelli della Mayo Clinic, dell’Università del Texas di Houston e della Weill Cornell Medicine di New York.

Una parte dei soggetti è stata assegnata al gruppo di studio, trattata per via chirurgica con il nuovo sistema e supportata per modificare i propri stili di vita, mentre gli altri hanno rappresentato il gruppo di controllo, trattato solo con interventi educativo-comportamentali. Tutti i pazienti sono stati seguiti per 52 settimane.

Lo studio ha dimostrato in primis che l’intervento bariatrico ha un’efficacia decisamente superiore rispetto al solo cambio di stili di vita per ottenere un dimagrimento, avvenuto nel 49,5% dei soggetti operati contro il 3,2% del gruppo di controllo.

Considerando solo i pazienti che hanno risposto bene all’intervento, questi hanno perso in media il 16,3% del proprio peso corporeo, riuscendo in buona parte a non recuperarlo totalmente nell’anno successivo.

Infine, si sono osservati miglioramenti anche nella qualità della vita, nei comportamenti alimentari e una diminuzione della depressione. Solo il 2% dei soggetti trattati con ESG™ ha avuto effetti collaterali gravi, comunque trattati e risolti. Questi esiti si aggiungono a quelli, altrettanto positivi, di altri studi già presenti in letteratura, per un totale di 10.000 interventi valutati.

Ivo Boškoski, professore associato di Gastroenterologia presso la Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli Irccs, Università Cattolica del Sacro Cuore – Centre for Endoscopic Research Therapeutics and Training (CERTT), ha fatto sapere: «l’obesità è una malattia cronica, recidivante e degenerativa che affligge a livello mondiale una enorme quantità di pazienti, dei quali solo l’1% arriva al tavolo operatorio, chirurgico o endoscopico. Quello che manca, ormai da tempo, sono le proprio procedure endoscopiche mininvasive per il trattamento dell’obesità.

Al Policlinico Gemelli le eseguiamo dal 2014 sotto forma di protocolli o approvazioni locali, siamo fiduciosi che l’approvazione FDA apra la strada all’approvazione in Europa e in Italia.
Il trattamento precoce dell’obesità, sia per via nutrizionale sia per via endoscopica mininvasiva, è importante anche per prevenire patologie degenerative derivanti proprio dall’obesità».

(Lo studio: Abu Dayyeh BK, Bazerbachi F, Vargas EJ, Sharaiha RZ, Thompson CC, Thaemert BC, Teixeira AF, Chapman CG, Kumbhari V, Ujiki MB, Ahrens J, Day C; MERIT Study Group, Galvao Neto M, Zundel N, Wilson EB. Endoscopic sleeve gastroplasty for treatment of class 1 and 2 obesity (MERIT): a prospective, multicentre, randomised trial. Lancet. 2022 Aug 6;400(10350):441-451. doi: 10.1016/S0140-6736(22)01280-6. Epub 2022 Jul 28. PMID: 35908555)

Stefania Somaré