Oncology Management Fast Track, formare dirigenti oncologici del futuro

Essere dirigenti in ambito sanitario richiede formazione specifica. Per questo CIPOMO – Collegio Italiano dei Primari Oncologi Ospedalieri e SDA Bocconi School of Management hanno sviluppato un corso di perfezionamento biennale ad hoc per giovani talenti in ambito oncologico che desiderano avviarsi alla carriera direzionale.
Si tratta di Oncology Management Fast Track (OMFT) che, appena chiusa la terza edizione, guarda già alla quarta.

Caratterizza il corso la sinergia insegnata tra competenze cliniche, organizzative e gestionali, oramai essenziali per poter affrontare una Sanità in continua trasformazione, oltre che situazioni emergenziali, come quelle appena sperimentate con la pandemia.

I 25 partecipanti al corso, provenienti da tutta Italia e accuratamente selezionati, hanno quindi seguito lezioni di conoscenza del SSN e di interpretazione dello scenario del momento, ma anche di approccio economico-aziendale, due aspetti rilevanti nella carriera di un dirigente, e di conoscenza del cambio generazionale nei vertici delle strutture sanitarie.
Non ultimo, sono stati studiati casi di eccellenza nell’oncologia. Infine, gli alunni hanno sviluppato progetti in collaborazione con le direzioni strategiche delle aziende sanitarie di provenienza, per testare sul campo quanto appreso. In questo modo, i partecipanti hanno potuto già suggerire cambiamenti e migliorie di alcuni servizi oncologici offerti dalle aziende di provenienza, alle quali torneranno.

Luigi Cavanna, presidente CIPOMO, spiega: «l’edizione di Oncology Management Fast Track 2020-2022 si è svolta nel pieno dell’emergenza mondiale, per cui la gestione dell’evento pandemico in oncologia è stata il nostro filo conduttore: si è trattato di un vero e proprio work in progress tra docenti e discenti davanti a uno scenario completamente stravolto dal Covid che ci ha portati a ridefinire le priorità del corso.

Uno dei temi fondamentali ha riguardato l’evoluzione tecnologica e digitale della medicina, una risorsa strategica in questi ultimi due anni in quanto ci ha permesso di seguire tanti pazienti a distanza, soprattutto durante il lockdown.

Essenziali poi, la sempre maggior importanza dell’approccio multidisciplinare al paziente oncologico e la creazione di reti sempre più solide tra le varie strutture sanitarie, in grado di abbattere notevolmente i tempi in patologie tempo-dipendenti come quelle oncologiche.
È infatti necessario pensare in modo sempre più interconnesso per aumentare l’efficienza non della singola struttura ma di tutto il sistema composto dalle numerose realtà sanitarie distribuite sul territorio».

La pandemia, con le sfide proposte, ha quindi modificato la concezione del corso, che anche nelle prossime edizioni darà spazio alla gestione emergenziale dei servizi oncologici, offrendo un programma formativo al passo con i tempi. Come dovrebbe essere per ogni corso che voglia formare davvero professionisti in grado di lavorare sul campo con oggettività e basandosi sulla realtà. Se l’edizione 2020/22 è da poco conclusa, le richieste che pervengono sono tante da convincere gli organizzatori a farne partire una quarta quanto prima.

Stefania Somaré