ONDA, convegno 2022 dedicato alla medicina territoriale in ottica di genere

Si terrà dal 27 al 29 settembre, in forma virtuale, il prossimo Congresso Nazionale della Fondazione ONDA – Osservatorio Nazionale sulla Salute della Donna, dal titolo “La medicina territoriale in ottica di genere. La sfida del PNRR”.
Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza è la risposta italiana alla sfida europea nota come Next Generation EU e prevede un pacchetto di investimenti e riforme articolato in sei missioni, come indicato sul sito del Ministero dello Sviluppo Economico.

L’investimento totale prevede un finanziamento europeo di 191,5 miliardi di euro, ripartiti tra le sei missioni appunto, qui presentate in ordine di investimento decrescente: rivoluzione verde e transizione ecologica (59,47 miliardi di euro); digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura (40,32 miliardi di euro); istruzione e ricerca (30,88 miliardi di euro); infrastrutture per una mobilità sostenibile (25,40 miliardi di euro); inclusione e coesione (19,81 miliardi di euro); salute (15,63 miliardi di euro).
Il Governo ha poi deciso di aggiungere ulteriori 30,6 miliardi di euro, portando l’investimento totale a 222,1 miliardi di euro.

Si parla di cifre davvero importanti, anche per il settore della sanità che, come dimostrato dagli ultimi due anni, necessita di una profonda riorganizzazione, oltre che di nuove assunzioni. Da qui l’idea di dedicarsi proprio alle possibilità offerte dal PNRR di migliorare la sanità italiana, con un occhio di riguardo alle differenze di genere, un tema quanto mai attuale. Si sa, infatti, che uomini e donne spesso reagiscono in modo differente alle patologie: lo stesso Sars-CoV-2 ha colpito in modo differente i due generi, dimostrando maggiore invasività negli uomini.

Dalle ultime analisi di Epicentro – ISS sulla mortalità da Covid si rileva che su 138.099 pazienti deceduti, il 43,6% sono donne… un numero non poi così differente, ma occorre sottolineare che generalmente le donne morte con il virus sono più vecchie di circa 5 anni degli uomini morti con l’infezione. Inoltre, via via che si sale d’età, la popolazione tende a essere sempre più sbilanciata verso il sesso femminile, tanto che tra gli over 90 si ha una percentuale femminile del 72%.

Anche la sindrome da long Covid sembra colpire in modo differente i due generi: uno degli aspetti trattati dal convegno riguarderà proprio le differenze di genere negli esiti polmonari, neurologici, cardiovascolari e psichici nel post Covid.

Verrà poi affrontato il tema della “Riorganizzazione, integrazione, innovazione per una sanità di prossimità” che sarà occasione per parlare di telemedicina, delle nuove sfide per il medico di medicina generale, per l’infermiere, chiamato a svolgere nuovi compiti, e anche per le farmacie. Si avrà poi un approfondimento dedicato a cronicità e salute della donna.

Al momento è disponibile un programma preliminare. 15,63 miliardi di euro sembrano tanti, ma non lo sono, anche perché le carenze sono molte: la sfida sta proprio nell’utilizzare al meglio le risorse e ridare all’Italia una medicina efficiente, fuori e dentro l’ospedale.

Stefania Somaré