Ospedale di Codogno: attivato nuovo servizio di Senologia

Matteo Passamonti, direttore Senologia Diagnostica, Ospedale di CodognoÈ stato inaugurato il 14 aprile scorso il nuovo reparto di Senologia dell’Ospedale di Codogno, che afferisce all’ASST di Lodi. Una realtà definita dal presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni come «coerente, oserei dire attuativa, dell’evoluzione del sistema socio-sanitario lombardo che abbiamo approvato in Consiglio regionale». L’intento dei fautori del progetto, infatti, è avvicinare la sanità ai cittadini in un’ottica di ampliamento e potenziamento della medicina territoriale. «Il tutto è iniziato quando ci siamo accorti che, diversamente dalle nostre previsioni, abbiamo individuato delle fughe verso altre realtà ospedaliere nei comuni a sud di Lodi, piuttosto che in quelli a nord, che sono invece più vicini ai grandi centri ospedalieri milanesi», racconta Matteo Passamonti, direttore USSD Senologia Diagnostica (Breast Unit) dell’Azienda Socio-Sanitaria Territoriale (ASST) di Lodi. «Ci siamo quindi mossi sul territorio per capire quale fosse il bisogno insoddisfatto che portava a tali fughe e tanto i medici di medicina generale quanto la popolazione hanno lamentato una mancanza di presa in carico delle patologie del seno e della loro prevenzione nel loro territorio. Ecco quindi che ci siamo mossi, non aprendo una nuova Breast Unit bensì dislocando il servizio già attivo presso l’Ospedale di Lodi. Ciò significa che tanto gli specialisti quanto il percorso di cura in cui entrano le donne che accedono a Codogno sono gli stessi presenti a Lodi. Ciò è fondamentale perché in questo modo continuiamo a raggiungere i numeri minimi di intervento e diagnosi necessari affinché l’Unità risulti efficace dal punto di vista operativo».

Alla base di questa scelta c’è senza dubbio un forte lavoro organizzativo, perché gli specialisti devono spostarsi da un centro all’altro. «La motivazione che ci porta a sostenere questo progetto è la volontà di consentire anche a donne di una certa età di accedere facilmente al servizio, che ha una valenza anche sociale. Al contempo, gli specialisti diventano sempre più bravi in quello che fanno perché vedono un numero di casi sempre maggiore», sottolinea Passamonti.

Ma quali sono i servizi che possono essere fruiti presso il Centro di Codogno? «Visite di senologia, ecografie alla mammella, mammografia, biopsie mammarie, per la diagnostica, e prericoveri, a ciò si aggiunge poi il lavoro di organizzazione del percorso, per cui la donna che esce dal centro sa già quando e dove recarsi per effettuare gli interventi successivi, chirurgici o diagnostici che siano. Per chirurgia e risonanza magnetica ci si reca ancora a Lodi. Per fortuna ne ha bisogno solo il 5% delle donne che visitiamo, dal momento che il 95% ci visita solo per controlli preventivi», riprende Passamonti. «Volevamo rendere il servizio equo e accessibile a tutti, mantenendo la qualità delle cure che ci è propria. Siamo aperti da un paio di mesi. Il tempo ci dirà se abbiamo centrato l’obiettivo di trattenere sul territorio le pazienti che andavano altrove».

Stefania Somaré