Ospedale di Desio, al via la ristrutturazione

Ospedale di Desio, al via la ristrutturazioneLa costruzione del Presidio Ospedaliero di Desio, facente parte dell’Asst di Monza e Brianza, risale a oltre 50 anni fa: per continuare a rispondere alle richieste di accreditamento del Ministero della Salute come DEA di Primo Livello e rispettare la normativa vigente in termini di sicurezza, in questi giorni sono partiti gli interventi di ammodernamento e ristrutturazione che impegneranno la struttura nei prossimi anni.

Tre, in particolare, i passaggi che hanno giĂ  ricevuto il finanziamento di Regione Lombardia, chiamati Desio 1, Desio 2 e Desio 3, cui vanno rispettivamente 3 milioni di euro, 2 milioni e 504.000 euro e 2 milioni di euro.
La sequenza numerica non è casuale, ma corrisponde alla sequenza temporale degli interventi che devono essere eseguiti in successione perché ognuno prepara la strada a quello successivo.

Avvenendo all’interno di un piano progettuale che non prevedere un’estensione dei confini ospedalieri, semmai un ammodernamento e un riutilizzo delle strutture esistenti, i lavori procederanno per gradi, per non impattare sul regolare svolgimento delle attivitĂ  cliniche e assistenziali.

Vediamo nel dettaglio le tre fasi, alle quali seguirĂ  almeno una quarta fase (Desio 4), in cui si lavorerĂ  per adeguare i diversi piani dell’ospedale.

«Con Desio 1 si interverrĂ  sull’anello dei gas medicinali e su quello antincendio e si creeranno le vie di fuga ai corpi A e C dell’ospedale, riservati alla degenza, dal piano 1 seminterrato all’8° piano, con la realizzazione di scale d’emergenza.
DopodichĂ© si potrĂ  procedere con Desio 2, in cui si realizzeranno le scale d’emergenza dei blocchi B (dal piano 1 S. al 7° piano) e D (dal piano 1 S. al 2° piano), si interverrĂ  sulla compartimentazione antincendio delle due strutture e si sostituiranno 7 impianti elevatori, di cui 1 montacarichi, 4 ascensori dedicati ai visitatori e 2 ascensori per il personale.
Per concludere, si passerĂ  allo step Desio 3, che riguarda la riorganizzazione e ristrutturazione del Pronto Soccorso», ha spiegato l’architetto Luigi Rossi, responsabile di UnitĂ  Complessa Valorizzazione Patrimonio dell’ASST.

Un momento della presentazione del piano di riqualificazione del Presidio

Del Pronto Soccorso ha parlato Luca Bresolin, direttore sanitario del Presidio di Desio: «attualmente il nostro Pronto Soccorso riceve circa 65.000 pazienti l’anno, un numero che è notevolmente cresciuto rispetto al passato, ma la sua struttura è la medesima di qualche decennio fa. SarĂ  quindi necessario intervenire per migliorarne l’assetto.

La prima azione che faremo è estendere di 350 m² la sua superficie, portandola a 1150 m², adibendo a Pronto Soccorso anche il piano terra del corpo B, non usata a scopi clinici. In questo nuovo padiglione, che è diviso dal corpo principale del Pronto Soccorso da un corridoio di 30 metri, abbiamo deciso di posizionare i locali dell’Osservazione Breve Intensiva (OBI) e il Pronto Soccorso Pediatrico.

Con il primo intervento si vogliono diminuire i ricoveri inappropriati: in mancanza di stanze per l’OBI, infatti, quando un paziente del Pronto Soccorso deve essere tenuto in osservazione per valutare l’evoluzione della sua situazione, è necessario ricoveralo, ma in reale a lui il ricovero non serve. Ora, con il locale dedicato a questa attivitĂ , dotato di bagno e di 3 letti in piĂą per un totale di 10, dovremmo riuscire a gestire al meglio questi pazienti. Per quanto riguarda il Pronto Soccorso pediatrico, invece, abbiamo pensato di distinguere il percorso adulti da quello per i bambini.

Ai bambini dedicheremo quindi due ambulatori, un locale per OBI pediatrica, un locale infermieristico e una sala d’attesa dedicata. Conclude la dotazione il bagno. Nel corpo B sposteremo poi lo studio del caposala, quello del direttore di Pronto Soccorso e il locale infermieri.
Spostando gli spazi pediatrici e l’OBI in un altro corpo, si libera spazio nel corpo del Pronto Soccorso vero e proprio, che sarĂ  dedicato ad altre stanze visita: ciò dovrebbe anche velocizzare il lavoro nel Pronto Soccorso e ridurre i tempi di attesa dei pazienti che vengono da noi.

Inoltre, potremo separare la zona del triage dalla sala d’aspetto, dove dovranno restare gli accompagnatori dei pazienti, a meno di esigenze particolari.
Nella riorganizzazione abbiamo anche pensato di mettere nelle vicinanze dell’ingresso del Pronto Soccorso due percorsi che hanno la prioritĂ , anche se per ragioni diverse: il percorso codici rossi, che così possono subito accedere al loro spazio di cura, e la stanza d’isolamento per i sospetti pazienti infettivi che non devono entrare a contatto con gli altri soggetti presenti in Pronto Soccorso. Saranno gli operatori ad andare da questi pazienti e non viceversa.

Infine, ma non meno importante, crediamo di riuscire a portare in Pronto Soccorso anche la sala gessi, così da poter gestire i pazienti ortopedici in tutto il loro percorso, dato che già da più di un anno questi spazi sono dotati di un servizio di radiologia dedicato. Anche queste azioni dovrebbero velocizzare i tempi di permanenza dei pazienti in Pronto Soccorso».

Per svolgere questi lavori senza interferire con le normali attivitĂ  di emergenza/urgenza, si seguirĂ  un piano diviso in 6 fasi. Lo scorso 5 dicembre l’ospedale ha ricevuto il via libera a procedere e il cantiere per avviare Desio 1 è giĂ  aperto.

Stefania Somaré