Lo scorso 23 giugno, l’ASST Fatebenefratelli-Sacco di Milano ha inaugurato il primo Pronto Soccorso Infettivologico d’Italia.
Alla cerimonia d’inaugurazione hanno preso parte il ministro della Salute Orazio Schillaci, il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana, l’assessore regionale al Welfare Guido Bertolaso e il direttore generale regionale al Welfare Mario Melazzini.
La struttura è stata realizzata con il contributo di ENI e dell’ASST stessa e grazie alle numerose donazioni ricevute.
La necessità di progettare la struttura è nata a seguito delle criticità emerse durante la pandemia di SARS-CoV-2. Il nuovo Pronto Soccorso risponde, infatti, all’esigenza di separare i flussi di pazienti infettivi da quelli non infettivi e garantirà sicurezza biologica e lamassima efficienza operativa anche a fronte di scenari di crisi.
Una struttura all’avanguardia
I lavori hanno riguardato una superficie complessiva di circa 1.500 mq, comprendendo la ristrutturazione di 300 mq di un edificio esistente, integrati con una nuova struttura sviluppata su due livelli funzionali, oltre a uno tecnologico in copertura.
I percorsi separati sfruttano sistemi di biocontenimento di livello 2 e 4.
La presenza di camera calda dedicata e diversi collegamenti con il Pronto Soccorso attuale, unitamente a locali di bonifica e aree di osservazione, consente di isolare e trattare con efficacia i soggetti sospetti o affetti da malattie infettive altamente contagiose, riducendo al minimo i rischi di contaminazione e preservando l’integrità microbiologica dell’intera struttura.
Gli impianti di ventilazione assicurano un minimo di 12 ricambi d’aria/ora nelle sale visita e nei box, con l’aria trattata tramite filtri HEPA ad alta efficienza, per garantire un ambiente sterile e sicuro per pazienti.
I box singoli sono stati progettati appositamente per accogliere pazienti infettivi isolati, con possibilità d’interconnettere alcuni box tramite porte a tenuta, offrendo la possibilità di gestire anche situazioni d’emergenza più complesse.
Infine, la presenza di un locale di Osservazione Breve Intensiva con sei posti letto, collegato con filtri in ingresso ai box singoli, permette di monitorare e trattare i pazienti in modo rapido ed efficace.
«Il Pronto Soccorso Infettivologico rappresenta un vero cambiamento di paradigma nella gestione delle emergenze sanitarie e rafforza il ruolo strategico dell’Ospedale Sacco quale punto di riferimento nazionale per le malattie infettive – ha commentato Maria Grazia Colombo, direttore generale dell’ASST Fatebenefratelli-Sacco.
La pandemia ci ha insegnato quanto sia importante disporre di infrastrutture moderne, flessibili e resilienti, in grado di rispondere prontamente alle emergenze. Con questa struttura, vogliamo essere pronti non solo per le sfide attuali, ma soprattutto per le possibili minacce infettivologiche future, rafforzando la nostra rete di emergenza-urgenza per garantire una gestione efficace e integrata dei servizi per la cura e la tutela della salute della popolazione».