Parte a Napoli Reuma Center, progetto in favore dei pazienti

Giuseppina Errico

L’OMS suggerisce da tempo di considerare le malattie reumatiche delle patologie biopsicosociali perché, benché siano innescate da meccanismi fisiopatologici, incidono fortemente sulla salute psicoemotiva del paziente, con ripercussioni inevitabili non solo sulla sua vita ma anche a livello sociale. Ecco perché, secondo gli esperti internazionali, sarebbe necessario trattare il paziente reumatico a 360°, attivando équipe multidisciplinari che affianchino al reumatologo e al fisioterapista anche lo psicologo.

I malati reumatici sono spesso ancora giovani, molti sono donne, e si trovano a vivere una vita afflitta da dolore e difficoltà di movimento. Sebbene le terapie farmacologiche siano migliorate negli ultimi anni, grazie all’avvento dei farmaci biotecnologici e agli inibitori delle JAK, il supporto psicologico del paziente resta un importante aspetto terapeutico. Non a caso anche il nostro Ministero della Salute nel 2015 ha sottolineato in un comunicato l’importanza di questo aspetto.

«Eppure», interviene Giuseppina Errico, direttrice dell’Associazione Genitori per Sempre, «il SSN non prevede una presa in carico a 360 gradi per questi pazienti; per cui si tende a curarli solo con terapie farmacologiche e riabilitative. Questo percorso si rivela incompleto perché mancante dell’approccio psicologico, fondamentale per il recupero del benessere del paziente. L’Associazione Genitori per Sempre ha quindi intercettato tale bisogno istituendo nel 2013 il primo intervento di supporto psicologico rivolto ai malati reumatici afferenti alla UOSD di Reumatologia dell’Asl Napoli 1 Centro».

Giuseppina Errico

Da quell’esperienza è nata l’idea di avviare un progetto più ampio, chiamato Reuma Center, che oltre al supporto psicologico offre ai pazienti coinvolti anche una serie di laboratori dove imparare a gestire ansia e depressione: training autogeno, medicina narrativa, musicoterapia, teatroterapia, ortoterapia e gruppi di incontro self-help. Già approvato dalla Giunta Campana nel dicembre del 2020, il progetto sarebbe dovuto iniziare nel giugno del 2021, salvo poi essere rimandato a causa delle esigenze della pandemia.

Ora però tutto è pronto. 150 le pazienti che parteciperanno al progetto, affette da una delle seguenti malattie reumatiche: artrite reumatoide, artrite psoriasica, spondilite anchilosante e sindrome fibromialgica. Tre le sedi coinvolte: l’Ospedale San Giovanni Bosco, il Presidio Sanitario Intermedio Napoli Est e il nuovo Centro di Medicina, Psicologia e Psicoterapia Sistemica di Napoli diretto dalla stessa dottoressa Errico che ha ideato il tutto.

Le attività si svolgono in collaborazione con l’A.Ma.Re.C Onlus – Associazione malattie reumatiche croniche. Lorenzo La Manna, presidente di A.Ma.Re.C Onlus, sottolinea che «il sostegno psicologico con tutti i laboratori previsti evidenzia un impatto positivo sulla gestione di depressione, dolore, spasticità, equilibrio, attenzione e memoria» e aggiunge un dettaglio importante: «l’intervento di psicologia clinica e riabilitativa previsto dal progetto Reuma Center, grazie al coinvolgimento di reumatologi, psichiatri, psicologi, psicoterapeuti e nutrizionisti presta attenzione anche ai caregivers, che sono quasi sempre familiari».

Oltre a migliorare la vita delle partecipanti, il progetto dovrebbe avere anche delle ricadute positive per il sistema, in primis riducendo i costi diretti e indiretti legati a queste malattie. Inoltre, è possibile che si riducano gli accessi alle strutture sanitarie.

Stefania Somaré