Perché è difficile trovare manager infermieristici?

La Facoltà di Scienze Sociali della Tampere University in Finlandia ha pubblicato uno studio orientato a comprendere le ragioni alla base della difficoltà di trovare manager infermieristici da inserire negli ospedali.
Questo sembra essere un problema condiviso, aggravato dalla pandemia.
Secondo lo studio, i manager infermieristici con 6-25 anni di lavoro all’attivo sono quelli che sperimentano minore qualità lavorativa. Vediamo perché.

Gli autori hanno somministrato a manager di varie età e impegnati in vari ambiti socio-sanitari un questionario costruito appositamente per mettere in evidenza aspetti relativi a cinque categorie:

  • fattori individuali
  • fattori sociali
  • supporto professionale da parte del gestore
  • fattori lavorativi
  • fattori organizzativi.

Ognuna di queste categorie di fattori può supportare o disincentivare la voglia del manager di lavorare e farlo sentire bene o male nel proprio ruolo. Il campione che ha risposto era formato al 52% da manager infermieristici, al 23% da manager del lavoro sociale e all’11% da medici.

Secondo le risposte fornite dai partecipanti alle varie sezioni, i fattori che supportano un maggior benessere lavorativo includono il lavorare da meno di 5 anni o da più di 26 anni, probabilmente perché ciò si associa a un minor rischio di avere carichi di lavoro eccessivi… inoltre, sembrerebbe che i responsabili infermieristici siano quelli più a rischio di ricevere carichi di lavoro schiaccianti tra le categorie prese in considerazione.

Nella loro discussione gli autori citano precedenti studi e sembrerebbe che ci sia una crescita della soddisfazione lavorativa nel tempo, indipendentemente da ruolo svolto, con un picco che si manifesta quando si è vicini alla pensione.
Ciò sembrerebbe essere ancora più vero per un responsabile infermieristico, soprattutto se non supportato nel lavoro dall’organizzazione di cui fa parte.

Inoltre, gli autori ricordano che un altro lavoro finlandese, concentrato sulle emozioni dei professionisti sanitari, sottolinea che i medici sono normalmente più predisposti a sentire emozioni positive, rispetto agli infermieri.

Sarebbe interessante capire il perché di questa differenza di approccio al lavoro per poter intervenire attivamente e migliorare lo stato di lavoro degli infermieri e dei loro responsabili. Quello dell’infermiere è, infatti, un pilastro sempre più fondamentale del sistema di cura, un pilastro da preservare e incentivare.

Da parte loro, i responsabili infermieristici giocano un ruolo importante anche nei cambiamenti gestionali voluti da un’organizzazione sanitaria o da un reparto, perché sono il tramite per raggiungere gli altri infermieri.
I risultati di questo studio offrono vari spunti, ma soprattutto mettono in evidenza quale categoria di lavoratori più di altre soffre nel proprio ruolo e questo è un punto di partenza importante.

(Lo studio: Niina Herttuala, A. Konu & L. Kokkinen (2023) Working as a nurse manager and being in the middle of one’s career is connected to lower work well-being, International Journal of Healthcare Management, DOI: 10.1080/20479700.2023.2173831)