Perdita di chance, tra medicina legale e giurisprudenza

Per chance si intende una concreta occasione favorevole di conseguire un determinato risultato. La perdita di chance, in medicina legale, è definita come il venir meno della possibilità di ottenere, nel futuro, vantaggi patrimoniali ed economici a causa di un danno ingiusto.
La complessità del tema della perdita di chance si presenta sotto l’aspetto giuridico e della responsabilità medica, per esempio, nel caso di un decesso.
Come si individua il nesso fra causa e perdita di chance? È possibile fare un’ipotesi di responsabilità sanitaria, come si quantifica la perdita di chance ai fini di una richiesta di risarcimento o di ristoro economico?

Nel corso del convegno “La perdita di chance; tra medicina legale e giurisprudenza”, svoltosi a Roma nei giorni scorsi sono stati presentati casi di studio, nei quali il percorso per definire la richiesta di risarcimento per perdita di chance ha tenuto conto di più variabili, come il calcolo delle probabilità di sopravvivenza, l’utilizzo dei parametri MAGGIC – Meta-Analysis Global Group in Chronic Heart Failure, per stimare la mortalità. 

Evidenza è stata data all’importanza di condurre una valutazione specifica del danno di perdita di chance, sulla base del caso individuale, tenendo conto di metriche quantitative, di linee guida aggiornate e anche di parametri qualitativi, come pure alla necessità di nuove linee guida e di una metodologia condivisa per valutare la perdita di chance. 

Tra gli esperti intervenuti ricordiamo: Dario Giugni, medico specialista in anestesia, rianimazione e terapia del dolore, dirigente medico presso l’Ospedale Universitario Careggi di Firenze; Massimo Biscardi, giudice presso il Tribunale di Teramo; Bruno Sgromo, avvocato, esperto di responsabilità medica; Bruno Acconciaioco, responsabile avvocatura, Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna.