PNRR e grandi tecnologie, da AIIC indicazioni per una corretta programmazione

In uno dei passaggi piĂą importanti (e discussi) del PNRR si prevede un investimento in infrastrutture tecnologiche e digitali ospedaliere tramite “l’acquisto di 3.133 nuove grandi apparecchiature ad alto contenuto tecnologico caratterizzate da una vetustĂ  maggiore di 5 anni” (M6C2.1 – Investimento 1.1: Ammodernamento del parco tecnologico e digitale ospedaliero).

Proprio il tema del rinnovamento delle grandi tecnologie è stato al centro del dibattito nel 21° convegno nazionale dell’Associazione Italiana Ingegneri Clinici in corso a Milano.

«Non risulta chiaro a molti osservatori ed esperti come sia stata definita la numerica di 3133 nuove apparecchiature», ha sottolineato l’esponente AIIC Giovanni Guizzetti. «Evidentemente quando si parla di TAC, RM, acceleratori lineari, sistemi radiologici fissi, gamma camera/TAC, mammografi ed ecotomografi si va a toccare argomenti di forte impatto mediatico.

A noi, però, interessa soprattutto comprendere come siano state definite queste cifre, quali siano le effettive età-soglia per definire le obsolescenze operative, e quali sono poi le fasce tecnologiche e le prestazioni di riferimento.

Nell’insieme ci sembra che questo investimento sia importante, ma conserva dei punti di poca chiarezza. Un argomento, dunque, da osservare con attenzione e da razionalizzare, con il contributo dei tanti operatori coinvolti nel comparto».

Durante la sessione sono intervenuti esponenti di varie societĂ  scientifiche, tra cui Antonio Orlacchio (SIRM): «l’ammodernamento deve essere mirato e razionalizzato e posto in stretta relazione con la presenza e la formazione del personale dedicato».

Vittorio Donato (AIRO) e Laura Evangelista (AIMN) hanno accolto con entusiasmo gli investimenti previsti.

«Per la radioterapia oncologica questi fondi sono una boccata di ossigeno», ha detto Donato. «I censimenti realizzati da AIRO dicono che l’Italia è in una situazione a tratti drammatica, con macchine che hanno piĂą di 10-12 anni.

Occorre rinnovare il parco macchine puntando alla sua realizzazione sulla base di valori condivisi di equità e trasparenza sul territorio».

«Anche la medicina nucleare ha accolto la notizia di questo investimento con entusiasmo», ha detto Laura Evangelista. «Basandoci sui dati dell’Associazione Italiana di Medicina Nucleare sappiamo che nel nostro ambito abbiamo giĂ  924 macchine da cambiare con urgenza. Ma siamo consapevoli che l’entusiasmo non è sufficiente e si deve trasformare in investimenti razionali ed effettivamente utili».

«Il messaggio di AIIC è che le società scientifiche sono pronte a dare il loro contributo per definire meglio i prossimi passi operativi», ha detto Lorenzo Leogrande, presidente del convegno AIIC. «Nel prossimo periodo andranno messi a punto i passaggi di identificazione finale dei fabbisogni reali, le distribuzioni e gli atti burocratici e formali per mettere mano a questa imponente opera di ammodernamento, che entro il 2024 dovrà portare a una spesa di circa 1,2 miliardi di euro.

I tempi in realtà sono stretti: riteniamo che siano proprio i professionisti coinvolti in prima fila la voce da ascoltare prontamente per quella razionalizzazione di cui sentiamo tutti il bisogno, affinché questa misura del PNRR generi effettiva qualità nei servizi ai pazienti».