Pochi infermieri, il Canada sperimenta team condivisi tra strutture

Sono tante le realtà sanitarie mondiali che si trovano ad affrontare la carenza di medici e infermieri, soprattutto nelle specialità più a rischio dal punto di vista medico legale o che implicano un maggior coinvolgimento emotivo, come la medicina di emergenza/urgenza.

In Canada, e in particolare nella Greater Toronto Area, è in via di sperimentazione la condivisione tra quattro ospedali di un team di infermieri di Terapia Intensiva, appositamente formato, che possa spostarsi, all’occorrenza, da una all’altra struttura per ampliarne la capacità di cura dei pazienti più gravi.

Supportato dal Ministero della Salute canadese, il progetto vede il coinvolgimento del North York General Hospital, del Michael Garron Hospital, del Scarborough Health Network (SHN) e del Sunnybrook Health Sciences Centre. Susan Woollard, VP, Clinical Services, Quality and Long-Term Care & Chief Nursing Executive presso il North York General Hospital, spiega: «la carenza di infermieri continua a essere una delle più grandi sfide del nostro sistema sanitario e, in particolare, questa carenza è alta in aria critica.

Dal momento che questa è una delle reti di sicurezza del nostro sistema sanitario, non ci possiamo permettere di essere a corto di personale proprio in questo ambito. L’impiego di un team specializzato in condivisione tra i quattro ospedali è solo una delle soluzioni che andremo a implementare per assicurare ai pazienti in fin di vita di essere trattati nei tempi e modi più giusti.

Il progetto prevede, quindi, che ognuno dei quattro ospedali individui 5 infermieri che verranno formati adeguatamente e, quindi, convogliati alle terapie intensive degli stessi ospedali, per essere poi spostati dall’uno all’altro per colmare eventuali carenze di personale, che saranno monitorate quotidianamente.
In situazione di calma, ogni infermiere presterà invece servizio presso l’ospedale che lo ha arruolato. Alla base del progetto c’è la condivisione di una visione di squadra tra il Michael Garron Hospital (MGH) e i suoi tre ospedali associati.

Interviene Kevin Edmonson, direttore dei Dipartimenti di Terapia Intensiva e Medicina di Emergenza del MGH: «dal momento che la pressione sul sistema sanitario dell’Ontario è in continua crascita, ci siamo accorti che serve uno sforzo collettivo tra i nostri team interni e quelli dei nostri partner, per assicurare cura alle nostra comunità. Non vediamo l’ora di poter espandere il nostro eccezionale team di terapia intensiva insieme ai nostri partner».

Dal punto di vista degli infermieri, lavorare come jolly può essere certamente faticoso, ma al tempo stesso rappresenta una grande opportunità per aumentare rapidamente il proprio range di esperienze.
I membri del team saranno inoltre supportati da un programma pratico di mentoring e di coaching, con l’intento di prendersi cura non solo del loro sviluppo professionale, ma anche del loro benessere emotivo, visto come elemento chiave del successo del progetto.
Quella descritta è una sperimentazione pilota e avrà durata di due anni: se porterà ai risultati sperati, è probabile che venga estesa ad altre specialità.