Il rettore del Politecnico di Torino Guido Saracco e il direttore generale dell’Asl Città di Torino Valerio Fabio Alberti hanno sottoscritto un accordo quadro per implementare i programmi di ricerca, didattica e formazione finalizzati alla sperimentazione di servizi e tecnologie per migliorare l’assistenza sanitaria in ambito ospedaliero e territoriale.
Tra gli obiettivi dell’accordo la condivisione di dati, esperienze e scenari tecnologici, le collaborazioni tecnico-scientifiche focalizzate su temi specifici di reciproco interesse, la realizzazione di nuovi servizi e tecnologie a carattere diagnostico, terapeutico e riabilitativo in ambito territoriale e ospedaliero, la partecipazione congiunta a bandi e programmi di ricerca regionali, nazionali, europei e internazionali e la diffusione della cultura scientifica e tecnologica sul territorio.
La formula preferenziale di collaborazione sarà quella del “case study” su problematiche di reingegnerizzazione organizzativa e di sviluppo di tecnologie: le esigenze operative dei servizi sanitari saranno affrontate con la metodologia della ricerca universitaria.
Esempi di reingegnerizzazione potrebbero essere l’ottimizzazione dell’uso delle sale operatorie o, per quanto riguarda le tecnologie, mettere a sistema le diverse opportunità che offrono i sistemi informativi e le telecomunicazioni, come la creazione di app costruite sulle esigenze dei pazienti.
«Obiettivo dell’accordo è diffondere la “cultura della ricerca” a beneficio della Pubblica Amministrazione e della collettività, così come collaborare su programmi di ricerca, didattica e formazione volti all’implementazione di servizi e tecnologie che abilitino i processi assistenziali territoriali e consentano il miglioramento dell’assistenza ospedaliera medico-chirurgica», ha dichiarato Alberti, «ma anche offrire l’opportunità agli studenti interessati di mettere a disposizione le proprie competenze per l’innovazione organizzativo-gestionale della sanità pubblica».
«Questo accordo è ulteriore segno della volontà dell’Ateneo di mettersi a disposizione del territorio per contribuire al benessere dei cittadini, rinnovando procedure e tecnologie. Inoltre, è anche un’opportunità per i nostri studenti di confrontarsi con problemi concreti e lavorare in sinergia con figure professionali molto diverse tra loro», ha aggiunto Saracco.